Carlo Sarno
ECOSISTEMA PER AZIONI SENZA CAPITALE
Appunti per una nuova economia
Sommario :
INTRODUZIONE
Parte Prima : Evoluzione dell'Economia
Capito
Primo : Economia dell'Uomo - Economia della Natura
Capitolo Secondo : Economia dell'Uomo -
Economia dello Spirito
Parte Seconda : La Struttura che Connette
Capito
Primo : La Nuova Politica
Capitolo Secondo : La Nuova Coscienza
Parte Terza : Verso un Nuovo Modello di
Economia
Capito
Primo : Ecosistema , Azione e Capitale
Capitolo Secondo : Ecosistema per Azione Senza
Capitale
CONCLUSIONE
BIBLIOGRAFIA
Introduzione
Questi brevi appunti nascono da alcune mie
riflessioni intorno alla condizione dell'essere umano in un sistema
economico-produttivo che costringe ad un comportamento competitivo e alienato .
La storia umana è segnata da drammatiche condizioni
di lavoro in cui l'uomo si ritrova a svolgere delle azioni a lui non confacenti
che reprimono la sua creatività cristallizzando rapporti affettivi e di amicizia
in miseri legami superficiali di profitto . Tutto ciò comporta un regresso
dell'umanità : mentre da un lato il sistema economico mercantilista giustifica i
suoi ritmi ripetitivi e repressivi con l'esigenza di una maggiore efficienza ,
dall'altro lato gli individui si ritrovano privati di quello spazio/tempo
necessario per potere creare e produrre i frutti di una loro libera e spontanea
attività .
Occorre pertanto ridefinire la politica ed il
sistema economico all'insegna di un preciso orientamento cristiano , se si vuole
realizzare una vita vissuta da tutti nella pienezza d'amore . Il fulcro
della trasformazione risiede nell'abolizione della moneta e dello scambio
mercantilista . L'essere umano è nato per fare e dare con amore , e non
per sottostare alle assurde regole di un cieco e gelido meccanismo di
domanda/offerta . Siamo tutti una sola famiglia e tra fratelli non ha
senso chiedersi il prezzo di un oggetto : se c'è lo si divide in parti uguali
oppure lo si dona a chi necessita maggiormente . E la gioia dell'uno è anche la
gioia dell'altro perché Dio è in noi e tra noi .
In tale ottica , un " ecosistema per azioni
senza capitale " diventa il trampolino di lancio per un " ecosistema per
azioni con amore " . La finalità di tali note è di illuminare
velocemente alcuni aspetti della strada che dobbiamo percorrere per realizzare
insieme un regno di amore , pace e felicità .
Carlo Sarno , 1990
"...La previsione di un'eclissi solare o di un brusco cambiamento del tempo non
possono né favorire né ostacolare il prodursi dell'evento in questione .
Viceversa le ipotesi e le previsioni sul comportamento sociale degli uomini
possono benissimo influenzare il loro oggetto . Una concezione della
società per la quale ' homo ' è ' homini lupus ' può motivare gli uomini nel
senso della diffidenza e di un agire egoistico..."
Tratto dal libro : A che serve l'ideologia , di Ernst Topitsch .
Parte Prima
EVOLUZIONE DELL'ECONOMIA
Capitolo Primo
ECONOMIA DELL'UOMO - ECONOMIA DELLA
NATURA
In origine l'essere umano , allorché la sua
coscienza e la sua consapevolezza emanavano i primi sintomi di razionalità ,
considerò il suo rapporto con la natura all'insegna di due regole di
comportamento universali :
1) porre i mezzi in relazione ai fini ;
2) utilizzare i mezzi scarsi disponibili per
conseguire un fine più elevato tra quelli possibili .
Quindi il termine economico risultò definito
esclusivamente mediante il concetto di " scarsità " e della conseguente
problematica attinente alla " scelta " nella insufficienza delle risorse .
Soltanto una scelta opportuna , adeguata alla situazione contingente , avrebbe
potuto risolvere il problema della sussistenza dell'uomo : in altre parole ,
riuscire ad avere quanto è necessario a poter sopravvivere .
In tale ottica tutto si svolgeva all'insegna del
rispetto reciproco tra uomo e natura , e l'individuo era ben lontano dal
sentirsi un alienato nel mondo ; al contrario , la coscienza del suo ruolo e
della sua utilità per la collettività in cui viveva lo rendeva tranquillo e
sereno interiormente . Inoltre le religioni primitive mediavano con l'ordine
naturale , mirando ad un proficuo equilibrio uomo/natura .
Il punto di svolta nell'economia avvenne quando la
mercificazione fu applicata al lavoro e alla terra , trasformando la stessa
sostanza della società umana .
Il lavoro e la terra furono ritenuti come prodotti
per essere venduti e tale finzione mostrò subito la sua terribile efficacia ed i
suoi macabri frutti : schiavitù , alienazione e materialismo . A tal
riguardo scrive K. Polanyi nel libro ' La sussistenza dell'uomo ' : " ...La vera
portata di un passo del genere può essere valutata se teniamo presente che '
lavoro ' e ' terra ' non sono altro che modi alternativi di definire ,
rispettivamente , l'uomo e la natura . La finzione della merce affidò il destino
dell'uomo e della natura al giuoco di un automa che si muoveva nelle sue guide
ed era governato da leggi... " .
Il tempo meccanico , ciclico , ripetitivo , ingabbia
l'uomo in una cieca logica della produzione che pur di pervenire ad un profitto
immediato soffoca qualsiasi tentativo di progetto a lunga scadenza per un
effettivo e profondo mutamento , alternativo dei futili cambiamenti superficiali
cui siamo soliti assistere .
Si parla di ' domanda ' , ' offerta ' , ' prezzo ' ,
come se fossero la intoccabile trinità del mondo reale , mentre sempre più
spesso vediamo che mai come oggi ( lontani dal vecchio mito del benessere
tecnico-industriale ) il guadagno , la concorrenza , il vantaggio utilitaristico
non costituiscono più i punti di riferimento per l'agire dell'uomo . Le
crisi ecologiche ed energetiche hanno ricondotto l'attenzione dell'umanità ad
una diversa concezione e denominazione della trinità materiale : ' risorse ' , '
richieste ' , ' equivalenze ' . Gli esseri umani vivono nel proprio
ambiente naturale in una condizione di " scarsità " di risorse : pertanto il
primo obiettivo per la sopravvivenza dovrebbe essere un equilibrato utilizzo
delle risorse , ben distinguendo tra quelle rinnovabili e non rinnovabili ,
programmando coscienziosamente il proprio domani . Dice ancora K. Polanyi
nel libro sopra citato : " ...l'obsoleta mentalità di mercato è il principale
ostacolo per chi voglia affrontare in modo realistico i problemi economici
dell'epoca che si avvicina... " .
L'essere umano se vuole ritrovare se stesso , nella
luce di un'ottica volta al bene e non al male del suo futuro , deve rivedere la
sua posizione nei riguardi della natura , senza cadere in un romantico
naturalismo , bensì cercando di cogliere attraverso la scienza i benefici di un
sano rapporto con l'ambiente che lo circonda . Ma affinché tale rapporto sia
sano , puro , sincero e consapevole occorre comprendere le leggi che regolano la
natura , i suoi ritmi , i suoi meccanismi , confrontandoli con le necessità
proprie al vivere dell'uomo .
Per esempio interessantissima risulta la ' teoria
sinergetica ' di Haken che scaturice da una attenta osservazione della natura .
La sinergetica si occupa dei sistemi costituiti da molti sub-sistemi , studiando
come la cooperazione di questi ultimi generi strutture spaziali , temporali o
funzionali su scala macroscopica , assumendo proprietà che non figurano a
livello dei sottosistemi .
Un paragone sorge subito con la nascita delle
diverse civiltà umane e dell'intera società umana . In effetti la collaborazione
di più individui ha dato origine a diversi fenomeni collettivi che solo
parzialmente potevano essere prevedibili a partire dal singolo individuo :
l'amore , la guerra , lo scambio nelle sue mutevoli forme , la nascita delle
leggi come regolatori sociali , la funzione burocratica , ecc... Unica
differenza tra la sinergia umana e quella della natura è il risvolto etico della
prima che conduce a discernere il bene dal male all'interno di una
macrostruttura sociale .
Ritornando al nostro discorso , la sopravvivenza
degli organismi viventi dipende dalla loro capacità di risposta ai cambiamenti
dell'ambiente e , a tal riguardo , risulta palese la incapacità da parte
dell'uomo di rispettare i principi fondamentali dell'economia della natura ,
ovvero il basilare funzionamento dell'ecosistema in cui lui stesso
fisiologicamente vive :
( PRODUTTIVITA' PRIMARIA ( FLUSSO DI
ENERGIA ( CICLI DEGLI ELEMENTI PRODUTTIVI )
) )
Purtroppo si è ancora lontani da una scienza
ecologica in grado di concepire una teoria globale sulla stabilità dei sistemi
naturali .
Un ultimo pensiero riferito al rapporto tra economia
dell'uomo ed economia della natura è doveroso nei riguardi del concetto di
' efficienza ecologica ' . L'efficienza ecologica dipende dal flusso
dell'energia e quindi dal modo in cui gli organismi consumano le loro risorse
alimentari e le convertono in bio-massa ( catena alimentare ) : sfruttamento ,
assimilazione e produttività .
Come si vede tale flusso di energia implica la
competizione per la sopravvivenza , poiché in tale logica un qualsiasi individuo
riduce la disponibilità delle risorse per gli altri esseri a lui simili che
vivono nello stesso ambiente . Ebbene , in questo caso assistiamo ad
un sovvertimento parziale della logica della natura da parte dell'uomo il quale
, benché si trovi spesso in condizioni di competitività , ha creato delle
strutture sociali fondate sull'amore che funzionano da deterrente in quelle che
altrimenti sarebbero state delle inevitabili situazioni di conflitto . In
altre parole , gli esseri umani malgrado che le leggi della natura suggeriscano
a volte inevitabili competizioni hanno la capacità di generare delle strutture
di legame e convivenza che superano di molto i ristretti orizzonti di una
semplicistica concezione della natura .
Certo , basta guardarsi intorno per vedere quanti
danni abbia fatto l'uomo non rispettando le leggi della natura , ma bisogna
anche dire che spesso l'uomo ha sovvertito le regole non solo nel male ma anche
nel bene : si pensi alle molteplici istituzioni di assistenza sociale che ha
avuto la forza di creare in difesa dei suoi consimili deboli e menomati .
A tal riguardo è ancora lunga la strada da percorrere , però i primi passi in
tal senso sono innegabili .
Capitolo Secondo
ECONOMIA DELL'UOMO - ECONOMIA DELLO
SPIRITO
L'obiettivo principale della odierna concezione
economica è la produttività materiale . Tutto concorre affinché si producano più
' oggetti utili ' alla collettività . Giusto , ma perché non includere in una
idea allargata di economia anche i prodotti della spiritualità ?
Si potrà subito ribattere che è già molto tempo che
gli artisti , gli scienziati , mercificano i loro prodotti astratti per
conseguire un benessere materiale ; d'accordo , ma non era questo ciò a cui mi
riferivo . Si tratta del problema centrale della modalità in cui si sviluppa il
processo produttivo e della maniera in cui si pone l'uomo creativo rispetto al
suo prodotto .
Prima di tutto bisogna chiarire che il fine di una
economia matura è l'uomo e non il suo prodotto : è l'essere umano con il suo
valore esistenziale ad esigere i suoi veri diritti . E' impossibile negare che
l'individuo nel sistema produttivo odierno vive all'insegna della ' paura ' per
la sua sopravvivenza .
L'attuale società è fondata sul timore per il
prossimo futuro , sulla condizione coercitiva del ' fare senza volere ' .
Persino le grandi società monopolistiche e le più grandi banche vivono sempre
con la preoccupazione di essere sopraffatte , in un clima competitivo impietoso
che loro stesse continuano ad alimentare . In tale situazione nasce e si
sviluppa una mala pianta : l'egoismo .
Tutta la società ciecamente affronta la labilità
dell'esistenza materiale nel modo sbagliato , con la ' competizione ' che
soffoca la ' partecipazione ' . Ogni individuo è come impazzito , alle
prese con il suo utile quotidiano , sacrificando sull'altare del singolo
interesse la sua capacità di contribuire alla soluzione di problemi di più ampio
respiro . Il tempo mai come nella società contemporanea è stato così
insufficiente alla soddisfazione della frenetica attività industriale e
commerciale . Date di consegne , scadenze , costringono gli uomini a
stress ripetuti che infiacchiscono la sua capacità di discernere tra i problemi
superficiali e quelli profondi ( questi ultimi intrinseci all'intera evoluzione
della civiltà umana ) .
E' possibile trovare una via di uscita da tale
ammaliante labirinto che con il miraggio di un benessere materiale costringe
l'umanità a rinunciare alla sua parte più creativa ?
Secondo me c'è , ed è questa : l'abolizione del
denaro e della logica di mercato e la nascita di un nuovo tipo di economia
fondata sul ' vantaggio spirituale ' .
Non è vero che nel sistema odierno si produce di più
. Lo spauracchio della miseria che regna nell'economia di mercato costringe le
persone a trovarsi un lavoro spesso non confacente con le proprie abitudini ,
sacrificando la propria creatività e la propria predisposizione naturale , pur
di riuscire a guadagnare . Risulta ovvio che un tale individuo , svolgendo
un lavoro a lui non consono , produrrà molto meno subendo inoltre un trauma
psicologico conseguente alla sua inevitabile insoddisfazione . Avrebbe
potuto lavorare meglio , ed eccolo invece con il posto assicurato ma privato
della sua capacità creativa : che pesante frustrazione !
Pertanto sempre più spesso si è soliti assistere a
persone che invece di essere attive come erano da principio , poltriscono
svogliatamente nei diversi uffici-prigione . Occorre rivalutare la
progettualità dell'essere umano , la sua capacità di costruire e creare cose
belle e veramente utili per la collettività .
Il ciclo del lavoratore insoddisfatto nell'economia
di mercato è il seguente :
Come si può ben vedere , la necessità di guadagno in
tale economia di mercato costringe l'individuo ad alienare se stesso pur di
conseguire il benessere materiale . Ma un essere umano ' integrale ' cosa
se ne fa di un benessere che come contropartita esige l'alienazione della sua
azione e quindi della sua vita produttiva ?
La sua vita diventa una ' non-vita ' e l'appagamento
materiale della sua ' miseria relativa ' lo conduce inesorabilmente alla caduta
nella ' miseria-assoluta ' dello spirito , alla perdita della utilizzazione
della sua ricchezza spirituale . A poco a poco l'essere umano soffoca la
parte migliore di sé , quella più produttiva e creativa , e si lascia scivolare
nel baratro della quotidianità eterodiretta e cieca dell'economia di mercato .
E' giunto il momento di fondare un nuovo tipo di
economia , con nuovi fini e nuove regole : " l'Economia dello Spirito " .
Molta energia produttiva si perde a causa di una
errata assegnazione e finalizzazione delle diverse attività umane . La non
considerazione del valore del lato affettivo conduce a non utilizzare e
realizzare pienamente tutto ciò che potenzialmente l'umanità intera avrebbe
potuto creare in una società sorretta da una diversa categoria economica del '
valore ' .
Concludo ribadendo che la vera economia dell'uomo
non si identifica con la finzione del meccanicismo mercantile , bensì coincide
con l'economia dello spirito , la quale si pone ad integrazione e completamento
della esemplare economia della natura . Il tutto all'insegna di un armonico
equilibrio .
Parte Seconda
LA STRUTTURA CHE
CONNETTE
Capitolo Primo
LA NUOVA POLITICA
La nostra è l'Era della conquista spaziale ,
dell'automazione delle funzioni , delle bio-teconologie . E' l'Era dei
problemi ecologici , di un riequilibrio mondiale che tenga conto delle
potenzialità del cosiddetto ' Terzo Mondo ' , della emancipazione della
donna , della disoccupazione , dell'occupazione del ' tempo libero ' , delle
scoperte scientifiche , delle telecomunicazioni , ecc.. Siamo anche
alla soglia del " 2000 " , alla fine di un millennio che ha dato molto per
l'umanità in campo scientifico e umanistico , e che ha svincolato sempre più
l'essere umano dai cicli della natura .
Ma tutto ciò cosa rappresenta e quali ripercussioni
tale evoluzione generale comporta nella riconsiderazione della politica
tradizionale ? Risulta un bisogno impellente per la salvaguardia degli esseri
umani una nuova e diversa concezione politica ?
Prima di tutto occorre soffermarsi sul fatto che
stiamo cambiando e amplificando il luogo delle nostre azioni : non più solo una
parte di territorio vivibile , né soltanto l'intero globo terrestre , bensì
tutto lo spazio che ci circonda , l'universo nella sua completezza . Tale
ottica riduce la Terra ad un piccolo punto tra le stelle e conduce l'umanità
all'unità : praticamente non c'è più motivo di dividere in tanti stati un
territorio già di per sé insufficiente all'espansione cosmica dell'uomo .
Altro fattore rilevante è la conquista
dell'automazione delle funzioni : ciò comporta che gli uomini sempre meno
svolgeranno mansioni ripetitive ( che già oggi in gran parte eseguono i robot )
e potranno impegnarsi in attività molto più creative e dignitose .
Abbiamo poi il grande balzo in avanti prodotto in
questi ultimi anni dalle bio-tecnologie , in particolare l'ingegneria genetica .
La bio-etica in tale contesto assurge ad elemento pregnante per un armonico
futuro dell'uomo fungendo da regolatore in quelle discipline scientifiche che
possono trasformare gli organismi ( programmando e ricombinando gli elementi
fondamentali della specie ) . Uno dei principali problemi politici del domani
sarà quello della ' privacy ' circa la propria costituzione genetica . La
politica tradizionale della civiltà industriale caratterizzata dalla
polarizzazione a destra e sinistra , non risponde più alle mutate esigenze della
società contemporanea .
Si pensi , per esempio , ai problemi ecologici
legati all'inquinamento nucleare , pericoli che esulano dalla possibilità di
controllo di un singolo stato o di una singola classe sociale : un tale
inquinamento radioattivo produrrebbe in breve tempo la distruzione e la
scomparsa del genere umano .
Ormai è necessaria una nuova politica capace di
sostituire ai valori e problemi tradizionali , oggi divenuti irrilevanti , un
rinnovamento nei fini e nella struttura per poter affrontare le concrete
esigenze dell'odierna civiltà bio-tecnologica , ecologica e spaziale .
I punti di forza della nuova politica sono :
a) - la ri-sacralizzazione della vita in tutte le
sue forme ;
b) - un rinnovato e rispettoso rapporto dell'uomo
con la natura ;
c) - il superamento della mercificazione del lavoro
dell'uomo ;
d) - abolizione dello ' scambio ' fondato sul denaro
.
Esaminiamo ora con maggiore attenzione i 4 punti che
considero fondamentali per la creazione di una nuova politica che diventa ogni
giorno più necessaria per il futuro dell'umanità .
a) - RISACRALIZZAZIONE DELLA VITA IN TUTTE LE SUE
FORME
Si tratta della riaffermazione dei diritti
dell'essere umano verso se stesso e verso tutto ciò che lo circonda , ovvero la
natura intesa globalmente . Questo significa riappropriarsi del profondo
messaggio umanitario riposto nelle grandi religioni , dall'Oriente all'Occidente
, e in particolar modo del credo cristiano :" Ama il prossimo tuo come te stesso
" .
Ecco , è qui il nodo della questione : la
particolare attenzione da porre al concetto di ' prossimo ' inteso in senso lato
. Già da tempo ci si muove in questa direzione . Si pensi alla "
Dichiarazione dell'ONU sull'ambiente umano " ed ai rilevanti principi in essa
riposti . Si pensi al ' diritto alla vita ' inteso come il diritto di condurre
un'esistenza ' degna dell'uomo ' e non soltanto come il diritto al minimo per
sopravvivere .
Il problema della rivalutazione del significato
della vita in tutte le sue forme è estremamente complesso , qui si è voluto solo
annotarne la rilevanza .
b) - UN RINNOVATO E RISPETTOSO RAPPORTO DELL'UOMO
CON LA NATURA
Questo punto si connette strettamente al precedente
, in più pone l'accento sulla necessità di una rinnovata ' politica
dell'ambiente ' riconosciuta ormai come prioritaria in quella che viene definita
: " la seconda generazione delle politiche " .
L'importanza del rapporto uomo/natura è talmente
rilevante da mettere in gioco persino la sopravvivenza della specie umana .
Diverse generazioni di produzione industriale irresponsabile , senza una guida
che tenesse conto della struttura d'insieme del sistema globale , hanno
distrutto e vanno lacerando sempre più l'armonia che la natura ha raggiunto
impiegando milioni e milioni di anni .
L'allarme lanciato dai più sensibili futurologi ,
naturalisti , ecologisti , ecc. , deve essere preso in somma considerazione , e
ciò significa un rinnovamento sostanziale e profondo del modo di concepire e di
attuare la ' scienza del buon governo ' .
c) - IL SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE DEL
LAVORO DELL'UOMO
Questo terzo punto si ricollega al primo e al
secondo , specificandone una problematica particolare . L'essere umano , a
seguito della rivoluzione industriale , usufruisce di un facile benessere
materiale , essendo svincolato dai lenti tempi produttivi della terra e dalle
antiche condizioni di schiavitù . Come contropartita l'individuo dell'Era
industriale risulta malato di alienazione produttiva , ovvero produce qualcosa
che non possiede , che non sente come suo e che non coinvolge il suo entusiasmo
; spesso si trova a dover fare dei lavori che non gli si addicono , svolgendoli
a malavoglia .
Un rimedio a tale situazione proviene dalla stessa
rivoluzione industriale : l'automazione delle funzioni . Le mansioni
ripetitive vengono sostituite dalle macchine e dai robot , all'uomo
restano lavori di responsabilità e creatività .
Ma allora come mai oggi abbiamo una società che
lamenta problemi esistenziali e psicologici così rilevanti ? Forse che le
organizzazioni istituzionali in tutto il mondo non sono più adatte al
rinnovamento apportato dalle nuove scoperte tecnologiche ?
Sicuramente il problema risiede in una diversa
distribuzione della ricchezza prodotta , in un modo nuovo di connettere lavoro ,
produttività e benessere esistenziale . Nell'epoca in cui " macchine fanno
altre macchine " è assurdo fondare una politica economica sui principi di quando
per forza abbisognava mercificare il lavoro dell'uomo per ottenere il capitale
con cui acquistare e trasformare i beni da produrre ( con il relativo
plus-valore ) .
Oggi il lavoro non può più essere quello di prima né
dovrà più identificarsi soltanto con l'idea di ' fatica ' . Il lavoro oggi
deve e può diventare un modo di agire eminentemente creativo , il momento in cui
l'arte , la scienza ed il gioco , ovvero l'intuizione , la razionalità e
l'attività pratica , si fondono per contribuire ad una vera crescita
dell'umanità verso un sano e veritiero benessere fisico e spirituale .
Solo una politica che sarà in grado di assicurare l'abolizione della
mercificazione e alienazione del lavoro dell'uomo e la conseguente falsa
disoccupazione , riuscirà a sopravvivere alle pressioni sociali e morali del
prossimo futuro .
d) - ABOLIZIONE DELLO ' SCAMBIO ' FONDATO SUL
DENARO
Il quarto principio fondamentale per un coerente
rinnovamento politico in funzione dei mutamenti avvenuti e che continueranno ad
avvenire in seno alla società umana del nuovo millennio , è la trasformazione
della modalità di scambio e la soppressione della mercificazione del lavoro
umano : tutto ciò implica l'abolizione del denaro .
Oggi come non mai la logica di mercato ( equilibrio
delle forze dell'offerta e della domanda ritenute globalmente simmetriche
rispetto ad una variazione nella misura campione dell'economia , il denaro ) che
ha raggiunto l'apice del suo successo , mostra i suoi lati deboli e la sua
inefficacia per la soddisfazione della complessa logica esistenziale dell'uomo .
A tal riguardo mi sovviene il seguente koan zen :
"...Uno studente domanda a Sozan , un maestro cinese
di Zen :
- Qual è la cosa più preziosa del mondo ?
Il maestro disse :
- La testa di un gatto morto .
- E perché la testa di un gatto morto è la cosa più
preziosa del mondo ? - insistette lo studente .
Sozan rispose :
- Perché nessuno può dirne il prezzo... " .
Ebbene , oggi i tempi sono maturi per iniziare una
nuova poltica in grado di abolire il denaro come regolatore del valore delle
diverse azioni umane . Sempre più assistiamo che per seguire la logica del
mercato i paesi più ricchi contraddicono i più onesti principi umani di
solidarietà e preferiscono distruggere la loro sovrapproduzione per
salvaguardare il prezzo , sottraendo cibo e assistenza ai bisognosi . E'
giunto il momento di avere il coraggio di sostituire alla logica del profitto
sorretta da una cieca economia monetaria , una logica umanitaria sostenuta da un
sano rapporto tra economia dell'uomo , della natura e dello spirito .
Il valore delle azioni umane trova la sua ricompensa
nella profonda soddisfazione spirituale per un buon operato , mentre il supporto
materiale e strumentale dell'esistenza è offerto dalla produzione automatizzata
in una nuova economia integrata e programmata sul concreto fabbisogno
dell'intera umanità , e non sull'utile di alcune soffocanti aziende
monopolistiche .
Solo quando sarà a guida di un mondo reso come
un'unica grande famiglia , essa potrà dire di aver raggiunto il suo più alto
obiettivo .
Capitolo Secondo
LA NUOVA COSCIENZA
Strettamente connessa alla realizzazione di una
nuova politica adeguata ai problemi evidenziati nel capitolo precedente è la
nascita di una nuova coscienza negli esseri umani .
Con il termine ' coscienza ' non si vuole intendere
soltanto la consapevolezza che ciascuno di noi ha dei propri atti e della
propria esistenza , ma anche la consapevolezza del ' valore morale ' del proprio
operato , ovvero del sentimento del bene e del male che si fa . Questa
consapevolezza emerge dal rapporto dell'anima con se stessa , da una relazione
intrinseca alla nostra essenza spirituale . Da sempre le religioni hanno rivolto
l'attenzione a questo aspetto peculiare dell'essere umano e da sempre ogni
individuo attua nella sua esistenza questo dialogo interiore .
La nascita di una nuova coscienza si intende qui
come riattivazione totale di tutta l'energia riposta nel nostro intimo e
significa anche un chiaro e cospicuo impegno ad esternare i valori positivi in
essa celati . Agire , essere nella 'nuova coscienza' significa ribaltare la
scala dei valori posti dall'economia mercantilista (profitto/piacere) , porre
non soltanto dentro di noi ma anche al centro del programma politico la ricerca
della verità , cioè del profondo significato dell'uomo .
La società attuale subisce le conseguenze provocate
dall'alienazione dei suoi fini , subisce un tipo di economia che sta reificando
gli individui di tale sistema , subisce i pericoli di una politica svincolata da
una coscienza morale . Sempre più l'uomo si sente trascinato da un meccanismo
che non comprende , che lo trasporta in un circolo senza senso , soggiogato da
regole che appartengono più ad una macchina che ad un essere dotato di
sentimenti e raziocinio .
Ma perché non vogliamo ascoltare la nostra coscienza
? Perché non crediamo a ciò che essa ci prefigura , ci illumina ?
E' questo sistema mercantilistico che ha creato
delle convenzioni fallaci , che ha usurpato oggi il posto della realtà della
nostra coscienza . Marcuse , Althusser e altri a lungo hanno discusso di
queste questioni , del problema dell'autodeterminazione delle proprie azioni ,
della responsabilizzazione e creatività dell'individuo . Hanno combattuto
l'uomo ad una-dimensione per la riscoperta di un essere pluridimensionale ,
degno della sua esistenza e dell'aspetto ludico , gioioso e fraterno della vita
.
Già duemila anni fa si ponevano le basi per un '
uomo nuovo ' , per la rinascita spirituale dell'umanità fondata sull'amore : mi
riferisco qui al Vangelo annunziato da Gesù Cristo . Novità assoluta del '
nuovo credo ' è la consapevolezza cui perviene l'individuo , attraverso la
parola di Cristo , dell'esistenza di una " coscienza-concreta " , che pone le
basi per un agire corretto nel mondo . Dio cessa di essere qualcosa di
altro da noi , concepito come lontano e irraggiungibile , e lo si riscopre ' in
mezzo a noi ' e ancor più ' dentro di noi ' .
La Luce è tra noi ed in noi e ha dato origine al
tempo escatologico . La storia pur conservando un tempo storico assume un fine
sovrastorico e proietta l'uomo verso la vera libertà del corpo e dello spirito .
La ' coscienza-concreta ' cristiana pone l'azione , il fare , l'operare , al
centro della sua attività spirituale , quindi la realizzazione nel mondo dei
valori positivi spirituali . Questo movimento escatologico è sorretto da una '
forza ' infinita che già da tempo si manifesta attraverso alcuni di noi : i
luminari , coloro che preparano la strada ad una nuova coscienza generalizzata
ed alla sua liberazione .
L'esistenza di questo dinamismo sotterraneo delle
nostre coscienze trova la sua verifica con la presenza nella società
contemporanea di molteplici raggruppamenti di persone di qualsiasi età intorno
alle religioni ed alle loro applicazioni ( mi riferisco a tutte le fedi che
operano all'insegna della carità intesa in senso cristiano ) .
Dovunque , per esempio in un grattacielo di un
centro direzionale di una importante finanziaria , è possibile incontrare
individui dal ' cuore ' eccezionale , dotati di grande amore verso il prossimo ,
ma che hanno dissociato il loro lavoro dalla loro coscienza interiore : perché ?
Semplice , perché non credono possibile un mutamento
di tale sistema mercantilistico e preferiscono operare in esso onestamente senza
chiedersi se il senso delle loro azioni possa indirettamente contribuire
all'ingiustizia sociale : il sistema oggi è questo , si ritiene migliore di
quelli passati , allora bisogna adeguarsi se si vuole sopravvivere e portare
avanti la famiglia .
Parzialmente il discorso regge , parzialmente no .
Premetto che io non credo nelle rivoluzioni subitanee in quanto le reputo
estremamente superficiali , mentre credo nelle riforme ponderate a lungo e
capaci di generare delle trasformazioni di lunga durata per il bene di tutti .
Da ciò ne consegue che sebbene io approvi un
temporaneo mantenimento dello ' status quo ' per evitare un repentino squilibrio
economico mondiale capace di provocare una gravissima carestia generale ,
d'altra parte sostengo che ciascuno di noi debba perseguire le finalità
spirituali all'insegna di una ' coscienza-concreta ' generante delle profonde
trasformazioni nei comportamenti collettivi mediante il suo operato concreto .
Mazzini parlava di un pensiero-azione , io parlo di
una coscienza-concreta . Entrambi ci riferiamo al momento attuativo dello
spirito , soltanto che nel mio concetto si affida un maggiore valore
all'individuo come portatore di una ' unicità ' interiore che accresce il
benessere collettivo con la sua peculiare creatività e iniziativa . La
coscienza-concreta , inoltre , conduce al superamento di qualsiasi senso di
proprietà o patriottismo .
Occorre pertanto sostituire alla '
coscienza-inagente ' , ghettizzata e racchiusa nel suo bozzolo , la nuova '
coscienza-concreta ' per poter realizzare nel mondo la sua armonia e la sua
verità di amore .
Questo già in parte avviene , ma bisogna raggiungere
un grado più elevato di consapevolezza . Soltanto così , con una
coscienza-concreta operante nel solco di una carità intesa cristianamente ,
potremo un bel giorno ritrovarci tutti uniti su questa piccola e delicata Terra
, rivolti con lo ' sguardo ' all'intero Universo , nella gioia di una vita
vissuta nella pienezza d'amore .
Parte Terza
VERSO UN NUOVO MODELLO DI ECONOMIA
Capitolo Primo
ECOSISTEMA , AZIONE E CAPITALE
La parola " ECOSISTEMA " si lega etimologicamente al
termine 'economia' ed al termine 'ecologia' . Tutti e tre hanno in comune il
primo significato di 'oikos' = casa e quindi rinviano all'ambiente , al luogo
ove si vive .
'Economia' , però , significa più precisamente '
l'arte di ben amministrare la casa ' e si lega al concetto di 'nomos' =
legge , pertanto rinvia ad un ordine che regola la coordinazione delle parti tra
loro e col tutto .
'Ecologia' , d'altro canto , rappresenta il 'logos'
= discorso sulla casa , ovvero lo studio delle condizioni di esistenza degli
esseri viventi rispetto all'ambiente .
Il termine 'ecosistema' , fino ad ora , lo si è
visto sempre inquadrato nella scienza ecologica particolarizzandolo come
ambiente omogeneo in riferimento alle caratteristiche fisiche e di vita .
Un aspetto importante della definizione ecologica di ecosistema è l'implicazione
della non autosufficienza di quest'ultimo ; in altre parole l'ecosistema dipende
dal resto dell'universo per quanto riguarda il rifornimento di energia .
In questa sede si accetta la definizione ecologica
di ecosistema , però estendendola al discorso della vita spirituale . La
biosfera non è più soltanto il luogo ove è possibile la vita materiale , bensì
per biosfera qui si intende tutto lo spazio/tempo di esistenza oltre che della
vita biologica anche della vita spirituale . In tal maniera si estende il
concetto di sistema dal materiale allo spirituale , il tutto all'insegna di una
visione globale e sinergetica .
Questo sistema naturale e spirituale attinge energia
dalla luce fisica ( il Sole ) e spirituale ( Dio ) , ponendosi come sistema
aperto capace di autoregolazione e trasformazione in vista di una evoluzione
sempre più armonica e libera . Questa nuova definizione di ecosistema si
estende dal naturale allo spirituale sostituendo e integrando l'ormai sorpassato
termine di società . In conclusione ecosistema qui significa : ambiente
omogeneo in riferimento alle caratteristiche di vita fisica e spirituale .
La parola " AZIONE " indica un concetto generale che
comprende qualsiasi attività pratica relativa al mondo esterno .
Il lavoro dell'uomo , la sua attività , si
identifica con la sua azione . La 'Società per Azioni' è una forma di
società nella quale le quote sociali sono soggette al regime dei titoli di
credito . Con l'economia di mercato tutte le attività dell'uomo tragicamente si
traducono in quota parte del capitale . All'esistenza e sacralità della
vita si sostituisce l'efficienza ed il profitto dell'azione . L'essere
umano tende a considerare tutte le proprie azioni in una ottica di profitto
mercantile .
L'uomo non decide cosa e come deve fare
creativamente perché ormai risulta diviso dalla sua attività vitale , separato
dai suoi prodotti e sottomesso a ciò che la società distorta di oggi gli propone
di eseguire : lo stesso tempo libero è predeterminato nel meccanismo di
produzione .
Eppure l'economia , prima che si identificasse con
il rapporto domanda/offerta , rappresentava lo studio delle azioni con cui gli
uomini impiegavano risorse scarse , trasformandole e ridistribuendole , il tutto
in armonia con la natura .
Occorre recuperare l'azione dell'uomo nel suo vero e
profondo significato , cioè come momento di trasformazione creativa della realtà
esterna in funzione di fini spirituali per il bene dell'individuo e della
collettività . A tal riguardo l'abolizione della moneta risulta un fattore
essenziale per la liberazione dell'azione umana dal plus-valore capitalistico .
Con l'espressione del titolo " SENZA CAPITALE " si è
voluto negare ciò che il capitale è divenuto nel sistema capitalistico odierno :
lo strumento per produrre altra ricchezza trasformando in merce qualsiasi
risorsa , compreso il lavoro umano . Ciò avviene alienando i mezzi di
produzione e le fonti di reddito dalle persone che lavorano .
Con capitale di solito si intende un fondo di
ricchezza monetaria , l'insieme delle risorse disponibili in un dato momento per
il soddisfacimento dei bisogni futuri .
Purtroppo il capitale , a seguito della rivoluzione
industriale e dell'economia di mercato , ha assunto oggi un'accezione negativa a
livello esistenziale , come se fosse l'indicatore del grado di sfruttamento
dell'azione umana . Ciò che doveva essere il fondo di ricchezza
dell'individuo o della collettività per provvedere alle esigenze future è
diventato l'immagine del plus-valore , ovvero ricchezza alienata e quindi
assoggettamento del capitale all'economia cieca del mercato .
Ed è proprio contro questo capitale alienato ,
sottratto ai lavoratori , che si riferisce la frase " ecosistema per azioni
senza capitale " . Non quindi l'annullamento del fondo di benessere per il
futuro dell'umanità , bensì l'abbattimento del fondo per lo sfruttamento
dell'essere umano .
Questo discorso non toglie nulla all'attività
sostanziale dell'imprenditore , non vuole significare la fine dell'accumulazione
di risorse per il riutilizzo di queste in altre attività , bensì significa che è
giunto il momento di una diversa distribuzione della ricchezza e di una diversa
organizzazione del lavoro , fondate entrambi sulla libera iniziativa e
creatività progettuale dell'uomo e connesse ambedue allo spirito di solidarietà
e partecipazione cristiana .
Capitolo Secondo
ECOSISTEMA PER AZIONI SENZA CAPITALE
L'ecosistema per azioni senza capitale rappresenta
il momento di passaggio da una ' società per azioni capitalistica ' fondata sul
denaro , ad un ecosistema per azioni sorrette dall'amore ed in assenza di regime
mercantilistico . Significa il superamento di uno ' scambio '
regolato dal profitto monetario per una partecipazione costruttiva e spontanea
delle migliori potenzialità umane .
Da sempre l'essere umano ha ipotizzato un mondo
migliore fatto di giustizia , pace , verità , amore e codesto discorso a tal
riguardo risulta nuovo soltanto per la sua particolare angolazione e per il suo
rinnovato interesse per la realizzazione concreta e veritiera del cristianesimo
.
Chiunque avrebbe potuto descrivere un mondo migliore
, né io credo di poterlo fare meglio di tanti altri , però questa mia umile
proposta vuole solo aggiungere una ulteriore voce in capitolo alla sana fede
nella possibilità di una vita di puro amore .
La storia dell'umanità ha attraversato diverse fasi
che si possono riassumere brevemente in tre principali età , le seguenti :
1°) Società agricola --- della mano --- della techné
,
2°) Società industriale --- della macchina --- della
technologia ,
3°) Società dei servizi --- della mente --- del
logos .
Adesso , alle soglie del duemila , si fa strada la
nascita di una nuova età , la quarta , che si può così riassumere :
4°) Società dell'amore --- del cuore --- della
creatività .
Certo , sono già duemila anni che è stato proclamato
il Vangelo di Cristo eppure non abbiamo avuto un netto miglioramento dei
rapporti materiali ed economici tra gli uomini . Questo perché , lungo
tutto questo tempo , non si è affrontato direttamente il problema dello scambio
di produzione in riferimento alla sua conseguenza principale : il congelamento
del rapporto e dell'azione umana .
Perciò , in questa sede , ribadisco a fondamento
dell'ecosistema per azioni senza capitale i due principi generalissimi riposti
nel Vangelo ( mi sembra assurdo che ancora oggi ci sia bisogno di ripeterli , ma
le cose stanno proprio così ) :
I° - Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo
cuore , con tutta la tua anima , con tutta la tua mente .
II° - Amerai il prossimo tuo come te stesso .
Ecco , questi sono i fondamenti di tutte le leggi ,
di tutti i diritti e doveri dell'uomo , di tutte le regole che dovranno
coordinare le diverse attività dell'uomo . Si tenga presente che il primo
principio generalissimo è molto più concreto di quanto si possa pensare di primo
acchito ; esso parte dal presupposto che Dio è dentro di noi , è in noi , è
costitutivo della nostra coscienza e della sua concretezza ed è pronto ad
intervenire per il nostro bene allorché si interpella .
Dio è in noi e solo conoscendolo conosceremo noi
stessi e l'essenza del vero amore che è Dio . In tale ottica amare il prossimo
significa amare Dio , e amare Dio è amare il prossimo e se stessi , perché Dio è
in noi e tra noi .
Se avessimo lasciato più spazio a tale aspetto della
nostra coscienza non avremmo creato un meccanismo alienato di economia , né
avremmo distrutto gran parte delle potenzialità creative dell'individuo .
Il fare non sarebbe stato più fondato sul profitto , né sul dare per ricevere ,
bensì sul fare per dare con amore , come una mamma che dona tutta se stessa per
la cura del proprio bambino .
Si lavora meglio e si produce di più facendo ciò che
si vuole fare , senza l'assillo del guadagno o dello stipendio per poter
sopravvivere . Purtroppo la mancanza di denaro ha creato la bramosia del
denaro , ha dato potere al denaro ergendolo come strumento risolutore di tutti i
problemi dell'uomo , ma quali ?
L'individuo nella odierna civiltà consumistica e
opulenta è schiavo di bisogni futili e di desideri superficiali e vuoti , azzera
la sua alienazione coprendola di inutili prodotti .
Il " fare per dare con amore " per poter essere
realizzato abbisogna dell'abolizione dello scambio fondato sul denaro ,
necessita di una diversa distribuzione della ricchezza in maniera tale da ridare
una nuova libertà al lavoro dell'uomo .
Occorre sostituire al lavoro come lotta , guerra ,
antagonismo , odio , l'attività come gioco , ricerca , partecipazione e amore .
Dobbiamo sconfiggere il lato oscuro e maligno della nostra coscienza e risalire
la montagna della Luce .
Ripeto che tali osservazioni sono alla portata di
tutti e che chiunque per lo meno una volta nella sua vita avrà riflettuto sulla
possibilità di un mondo diverso e più giusto .
L'ecosistema per azioni senza capitale è un capitolo
tutto da scrivere nell'ambito della storia dell'umanità , che attende il
contributo di tutti noi per poter trasformare questo spietato sistema
socio-produttivo in un ecosistema per azioni con amore .
A questo punto potrei continuare a scrivere a
riguardo , ma penso che sia giunto il momento per ognuno di noi di scrivere con
il proprio personale contributo le " pagine bianche " che seguono . Pertanto
concludo qui questa mia argomentazione , ripromettendomi di incidere con opere
concrete il bianco di queste pagine , così come sono sicuro che farete anche voi
, lettori di questi miei brevi appunti .
Che ognuno concluda di propria iniziativa questo
capitolo della storia dell'umanità , simbolo dell'opera aperta che ci attende
nella costruzione di una vita vissuta nella pienezza d'amore .
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CONCLUSIONE
Nel 1205 Francesco d'Assisi intraprese un viaggio
verso la Puglia per farsi armare cavaliere nelle truppe pontificie di Gualtiero
di Brienne , ma a Spoleto un sogno rivelatore arrestò la sua corsa poiché lo
invitò a seguire piuttosto " il padrone che il servo " .
Fu così che nacque il San Francesco che noi
conosciamo a perfetta imitazione di Cristo .
Ai lettori che hanno avutola pazienza di seguirmi
fino a qui ( e che hanno assunto l'impegno di colmare il vuoto delle pagine
bianche ) dedico queste meravigliose parole di San Francesco tratte da "
Il Cantico delle Creature " :
Altissimu , onnipotente , bon Signore ,
tue so' le laude , la gloria e l'honore et onne
benedictione .
Ad te solo , Altissimo , se konfano
et nullo homo ène dignu te mentovare .
Laudato sie , mi' Signore , cum tucte le tue
creature ,
spetialmente messor lo frate sole
,
lo qual'è iorno , et allumini noi per lui .
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore :
de te , Altissimo , porta significatione .
Laudato si' , mi' Signore , per sora luna e le
stelle :
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle .
Laudato si' , mi' Signore , per frate vento
et per aere ed nubilo et sereno et onne tempo
,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento .
Laudato si' , mi' Signore , per sor'acqua ,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et
casta .
Laudato si' , mi' Signore , per frate focu ,
per lo quale ennallumini la nocte :
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte .
Laudato si' , mi' Signore , per sora nostra matre
terra ,
la quale ne sustenta et governa ,
et produce diversi fructi con coloriti fiori et
herba .
Laudato si' , mi' Signore , per quelli ke perdonano
per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione .
Beati quelli ke'l sosterranno in pace
ka da te , Altissimo , siràno incoronati .
Laudato si' , mi' Signore , per sora nostra morte
corporale ,
da la quale nullo homo vivente pò skappare :
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali ;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime
voluntati ,
ka la morte secunda no'l farà male .
Laudate e benedicete mi' Signore et rengraziate
e serviateli cum grande humilitate .
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FONTE : Saggio "
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