sabato 14 marzo 2020

ARTE, TEMPO E SIMULAZIONE (Cap. 3° - TEMPO), di Carlo Sarno




Carlo Sarno

ARTE , TEMPO E SIMULAZIONE
il paradigma sovrastorico nella cultura scientifica e artistica contemporanea

 



La " Trilogia Sovrastorica " tratta delle modalità di ingresso del paradigma sovrastorico nella cultura scientifica e artistica contemporanea .
" Arte , Tempo e Simulazione " è un saggio teorico-scientifico sul concetto di sovrastoria . L'Autore sostiene che il tempo si dissocia in due posizioni fondamentali : il tempo-storico , che costituisce il tempo della produttività alienata e gli atteggiamenti predeterminati ; il tempo-sovrastorico , che svincola l'uomo dai condizionamenti epocali ponendolo in una autonomia di scelta e quindi in una ridefinizione dei fini dell'esistenza . L'aspetto sovrastorico coinvolge anche l'arte e la simulazione . L'arte-sovrastorica focalizza la sua attenzione sui meccanismi che controllano l'intuizione e sulle strutture cronologiche che interessano i processi creativi . Un'arte cosciente della vera libertà creativa è l'unica possibilità di espressione al di fuori dei sistemi di riferimento epocali . La simulazione-sovrastorica è stata denominata " simesi " . Mentre la mimesi opera nel tempo-storico ed è assoggettata al rispecchiamento epocale , la simesi svincola il processo creativo dai fattori del tempo-locale ed assume valenze provenienti da un tempo-globale , quindi sovrastorico . L'artista , lo scienziato , l'uomo che rompe il cordone ombelicale che lo lega al tempo-misura della produttività alienata si ritrova nel pieno delle proprie facoltà creative e progettuali .
Carlo Sarno , 1989

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Indice



Introduzione


Cap. 1° - Il Nuovo Paradigma: la Libertà Sovrastorica

“Il mistero che ci circonda”
Assoluto-relativo
Soggetto senza mondo e oggetto senza pensiero
Connessioni teoriche
Universo ed umanità
Gradi e fibre di realtà
La libertà sovrastorica


Cap. 2° - Arte

Arte e scienza
Arte e azione
La definizione di Arte
L’arte sovrastorica
La composizione sovrastorica
Causazione,creazione ed emanazione
Fantasia ed immaginazione


Cap. 3° - Tempo

Inquadramento teorico del tempo
Mutamenti nella concezione temporale
Il Tempo Sovrastorico
La cronologia:ipotesi disciplinare
Cronosistemi di riferimento categoriale
Operazioni logiche tra cronosistemi
Rappresentazione cronografia
Delle configurazioni temporali
La memoria:alcune indicazioni
Automorfismi temporali:genosequenze e fenosequenze


Cap. 4° - Simesi

Mimesi e creazione
Simesi
La pratica scientifica della creatività
Teoria delle categorie
Alcuni “modelli+struttura visiva”
Appendice: programmazione cronologica


Cap. 5° - Atomo,automa o essere-umano?

L’insidia dei sistemi
L’uomo-atomo
L’uomo-automa
L’essere-umano
Alienazione o eticità


Conclusione

Bibliografia




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Capitolo 3°:  Tempo



Inquadramento teorico del tempo

Mutamenti nella concezione temporale

Il tempo sovrastorico

La cronologia : ipotesi disciplinare

Cronosistemi di riferimento categoriale

Operazioni logiche tra cronosistemi

Rappresentazione cronografica delle configurazioni temporali

La memoria : alcune indicazioni

Automorfismi temporali : genosequenze e fenosequenze





Inquadramento teorico del tempo


Fin dall'antichità il tempo ha subito varie aggettivazioni, mutevoli definizioni e accezioni, e ciò è dovuto al fatto che l'uomo vive ed esperisce il tempo in una poliade di forme. Esistono tempi individuali (biologici, psicologici) e tempi collettivi (solare, religioso, politico), tempi della natura e tempi della società, tempi quantitativi e tempi qualitativi, tempi locali e tempi globali, ecc...

All'interno della filosofia Abbagnano riscontra tre grandi filoni di pensiero:
il tempo come "ordine misurabile del movimento" ;
il tempo come "movimento intuitivo" ;
il tempo come "struttura delle possibilità" .

Il primo filone ha origine nel concetto ciclico del mondo e della vita proprio dei greci che si sintetizza nell'espressione aristotelica "il tempo è il numero del movimento secondo il prima e il dopo" e sfocia , in seguito, nella concezione scientifica del tempo: Cartesio, Newton, Kant fino ad arrivare ad Einstein, il quale non nega le considerazioni precedenti ma dice solo che l'ordine di successione non è unico ed assoluto (permane quindi il tempo come ordine di catene causali). In sintesi il primo filone può esprimersi con questa definizione esistenziale :" Essere nel tempo significa essere nel numero" .

Il secondo filone ha origine in una visione intimistica e spiritualista del tempo che affonda le sue radici nella patristica medievale ed in particolar modo in S.Agostino che identifica il tempo con la vita stessa dell'anima, che si estende dal presente verso il passato ed il futuro. In seguito abbiamo, emblematici, Bergson e Husserl ; il primo che concepisce il tempo come durata creativa, slancio vitale, ed il secondo che considera il tempo come un flusso continuo di esperienze vissute. In sintesi il secondo filone può esprimersi con questa definizione esistenziale :" Essere nel tempo significa essere nel movimento intuito ".

Il terzo filone ha origine dal concetto esistenziale di tempo inteso secondo Heidegger, il quale pone il tempo come possibilità, come infuturamento del presente che manifesta il proprio poter-essere "...se difatti due eventi, contemporanei per un certo sistema di riferimento, possono non esserlo per un altro, il tempo non è ordine necessario ma la possibilità di più ordini..." (Abbagnano, Dizionario di filosofia). In sintesi il terzo filone può esprimersi con questa definizione esistenziale :" Essere nel tempo significa essere nella possibilità ".

Quindi facendo interagire le tre definizioni esistenziali precedenti, possiamo pervenire ad una visione olistica del tempo :" Essere nel tempo significa essere nel numero, nel movimento intuito e nella possibilità ".

Tale espressione rappresenta però un modo insiemistico e non sistemico di unificazione. Occorre invece tentare di amalgamare le diverse definizioni in una definizione sistemica olistica. Si potrebbe dire "essere nel numero del movimento intuito della possibilità", oppure "essere nella possibilità del numero del movimento intuito", oppure "essere ecc. ecc... Si vede chiaramente che l'interferenza dei tre termini muta significato a seconda della disposizione sintattica. Ciò vuol dire che il tempo è definito da tutti i significati che emergono dalle diverse costruzioni grammaticali. Ovviamente sussiste una gerarchia semantica, ed io credo che la definizione ottimale sia quella che maggiormente individui la compenetrazione di tempo assoluto e tempo relativo, oggettivo e soggettivo, universale e particolare. Ora, il tempo come movimento intuito ha chiaramente una matrice soggettivistica, in quanto è il singolo individuo che esperisce il tempo, ma contemporaneamente ha un significato assoluto poiché il tempo intuito è il solo tempo conosciuto dal singolo. Così , anche il tempo come numero può essere ritenuto assoluto oppure considerato come uno dei possibili ordini causali. Infine persino la possibilità è da definirsi in funzione del sistema di riferimento. Dunque permane come costante la dialettica tra assoluto e relativo, ossia tra tempo globale e tempo locale.

Se noi poniamo come attrattore semantico l'idea del libero arbitrio e focalizziamo l'attenzione sui processi creativi dell'uomo come fattore caratterizzante il tempo antropologico, si può esternare la seguente definizione olistico-esistenziale del tempo :

" Essere nel tempo significa essere nell'intuizione della possibilità di più ordini funzionali ".

Tale definizione pone rispetto al tempo in primo piano il valore dell'intuizione creativa dell'uomo, in secondo piano l'aspetto progettuale, il poter-essere, e in ultima istanza l'atteggiamento ordinativo del tempo. Concludendo, si può dire che essere coscienti nel tempo corrisponde ad essere nella libertà, ad essere nella volontà del tempo, ad essere intrinsecamente umani.



Mutamenti nella concezione temporale


Dall'alba dell'uomo fino ad oggi abbiamo assistito ad uno sviluppo notevole dei sensori operanti nello spazio : vista , olfatto , udito , gusto , ecc... Per ciò che riguarda i sensori del tempo si può dire che il loro potenziamento sia iniziato relativamente tardi , forse con la creazione ei primi orologi solari , forse con la concezione aristotelica che essere nel tempo significa essere nel numero del movimento , oppure con la nascita delle scienze esatte , o ancora più tardi con l'ampliamento della memoria dovuto all'ingresso del computer nella vita dell'uomo . certo è che oggi è sorto un interessamento generale per la considerazione del problema del tempo .

Restando in campo teorico e volendo determinare una visione d'insieme delle possibili tappe evolutive della coscienza del tempo nell'uomo e confrontando aspetti antropologici con aspetti della psicologia genetica , a riguardo di questo argomento , ho elaborato un diagramma a blocchi ed uno schema .

In effetti lo schema e il diagramma sono suscettibili di diverse interpretazioni ma hanno il vantaggio della pregnanza , ovvero di essere uno sguardo sintetico ed approfondito , capaci di estrapolare la struttura evolutiva del tempo e le possibili trasformazioni categoriali temporali . Per facilitare la comprensione passerò ora prima alla descrizione del diagramma a blocchi e poi dello ' schema visivo ' .






Il diagramma considera le tre categorie fondamentali del tempo : presente , passato e futuro . Individua un 'asse di posizione' dove è possibile seguire l'espansione conoscitiva temporale dell'uomo dalla nascita in poi o anche dal suo stato primitivo ad oggi ; inoltre il diagramma è anche proiettivo in quanto prefigura una possibile linea di crescita della percezione temporale e quindi un diverso utilizzo del tempo .

All'inizio l'uomo ha solo una visione locale del tempo , fondata sulla contemporaneità . E' questo un tempo istintivo , egoico , accentratore , un tempo fondato sulla frammentarietà . Non esiste memoria simbolica ma solo relazioni stimolo-risposta . E' questo il tempo del Presente-presente . Si passa poi ad una seconda fase dove è possibile riscontrare delle prime strutture d'ordine di tipo esistenziale : esser-ci e non-esser-ci , oggi e non-oggi ; nei nostri termini Presente-presente e non-Presente-presente . Siamo giunti quindi al tempo mitico , alle dicotomie sacro/profano , al mito che diventa realtà , ai sogni dei bambini che si proiettano sulla realtà circostante. E' il tempo della fiaba , è il tempo della magia .

Superata la soglia del tempo-mitico entriamo nella regione del tempo-misura , del tempo della ragione , della conoscenza storica e scientifica . Il tempo si articola in tre categorie : il Presente-presente , il Presente-passato ed il Presente-futuro . Dal Presente è possibile recuperare la storia del passato e prevedere alcuni fenomeni . Il tempo della conoscenza in quanto astratto risulta dissociato dal Presente ed affonda le sue radici nelle strutture d'ordine del tempo sacro del mito .

Dal tempo-oggettivo si perviene alla concezione relativistica dove l'ordine della successione non è più unico . Con la relatività , per complementarietà emergono distintamente le tre grandi categorie pure del tempo : il Presente , il Passato ed il Futuro . La concezione lineare del tempo va in crisi . Emerge la discontinuità del tempo quantistico , il discorso della singolarità . In questa regione del tempo ritroviamo la 'coscienza geniale' , con i suoi slanci , e l'utopia ; insieme danno origine agli irraggiungibili Passato-passato e Futuro-futuro .

A questo punto si attraversa la frontiera del tempo relativo e nella posizione di 'transfert' attualizziamo parte dell'irraggiungibile , dei sogni . Siamo giunti al campo del possibile , dove troviamo il problema dell'infuturamento , della progettualità , del condizionamento storico . Al Presente-futuro ed al Presente-passato si sostituiscono il Passato-presente ed il Futuro-presente , i quali invertono il movimento del tempo : in altri termini , il passato ed il futuro possibile influenzano l'azione nel presente , non però in modo inconscio , ma anzi colgono l'uomo in un suo sforzo intenzionale e cosciente : quello della progettazione e dell'azione al di là del sistema di riferimento presente .

Il transfert cosciente (che proprio per la sua intenzionalità si differenzia da quello psicoanalitico) consente l'ingresso in un tempo sovrastorico , dove diversi sistemi storico-epocali si amalgano per dare origine a nuovi sistemi di riferimento , modelli , che trascendano la relatività storica e quindi il singolo influsso epocale .

Infine , oltre al tempo sovrastorico , abbiamo la 'volontà del tempo' : di nuovo le tre categorie pure del Presente , Passato , Futuro che interagiscono in un unico metasistema . E' il luogo della pulsione energetica sovratemporale , del motore immobile di Aristotele , dell'azione di tutti i tempi , di Colui che disse : " Fiat lux " .

fig.

Lo schema visivo può essere paragonato ad un grafo che consente di visualizzare le relazioni intercorrenti tra i termini del sistema temporale . Si notano degli assemblamenti sottosistemici che corrispondono alle diverse modalità delle categorie pure .

Ad esempio il Futuro ha tre modalità : il Futuro-presente , il Futuro-passato ed il Futuro-futuro . Il Futuro-presente ed il Futuro-passato rappresentano proiezioni temporali sovrastoriche , il Futuro-futuro rappresenta l'irraggiungibile del Futuro .

Il Passato-futuro ed il Presente-futuro sono surrogati , interpretano il Futuro da una posizione condizionata che falsa la visione del libero Futuro , sono false modalità .

All'interno del gruppo del Presente , il Presente-futuro può trarre in inganno , poiché si appropria delle potenzialità del futuro e promuove la convinzione di un unico Futuro necessario : ad esempio quello del sistema sociale vigente .

E così di seguito è possibile interpretare lo schema alla luce di diverse considerazioni e sistemi di riferimento concettuali . Inoltre nello schema si ritrova l'asse di posizione su cui sono individuati i luoghi fondamentali dell'osservatore ideale in riferimento al diagramma a blocchi precedente ove è abbozzata una ipotesi di evoluzione temporale-antropologica .



Il Tempo Sovrastorico


Per tempo sovrastorico si intende un tempo capace di sintetizzare tempo globale e tempo locale , assoluto e relativo . Il tempo storico è un tempo globale , oggettivo , che integra gli eventi in una maglia : è questo il tempo della collettività , del sociale , in cui le singolarità sono inglobate nella pratica sociale generale . Un tempo locale può essere considerato il tempo dell'inconscio che è relativo all'individuo , alla sua soggettività , alla espeienza vissuta . O ancora si potrebbe distinguere tra il tempo del bambino , che è locale , e il tempo dell'adulto , che è prevalentemente globale . Inoltre , caso emblematico nella scienza , la differenza tra il tempo assoluto di Newton ed il tempo quanto-relativistico di Planck .

Ma queste dicotomie tra assoluto e relativo , universale e particolare , globale e locale , si riconducono a grandi tematiche filosofiche , le quali hanno operato in vario modo per determinare una riconciliazione degli opposti in una sintesi inglobante gli aspetti positivi di entrambe le posizioni .

Una prima grande sintesi in questo senso , nella scienza , l'ha operata Galileo Galilei che , con la creazione del metodo sperimentale , coordinò matematica ed esperienza per potenziare la capacità conoscitiva dell'uomo nell'interpretazione dei fenomeni che la natura ci sottopone .

Un altro grande esempio di sintesi fu quella operata in filosofia da Kant che fuse idealismo ed empirismo in un unico sistema critico-filosofico .

Per ciò che riguarda il tempo antropologico , anche qui è possibile costruire una concezione unitaria : la sintesi è fornita dal dispiegarsi del tempo sovrastorico .

Risulta necessario a questo punto , prima di pervenire alla definizione di tempo sovrastorico , richiamare la definizione finale di tempo esistenziale data nel paragrafo che trattava dell'inquadramento teorico del tempo . Dunque : " Essere nel tempo significa essere nell'intuizione della possibilità di più ordini funzionali " . Questa espressione ingloba col termine ' possibilità ' l'aspetto relativistico del tempo e con ' ordine funzionale ' l'aspetto assoluto . L' 'essere nell'intuizione' estrapola il potenziale dell'intenzionalità cosciente e le sue possibilità sovratemporali . Essere nell'intuizione significa essere prima della storia : ed in tale senso è da intendersi il carattere sovrastorico del tempo .

Sovrastoria significa essere prima della storia , oltre la storia , non avulsi completamente dal tempo ma solo al di là del tempo storico-epocale . Di solito il sistema socio-politico-culturale determina il sistema di riferimento temporale entro cui ognuno si trova vincolato e a subirne le variazioni epocali .

Al contrario il tempo metafisico , trascendente , rompe qualsiasi rapporto con il reale rifugiandosi in un mondo ideale . L'uomo vive questa dissociazione categoriale a livello interiore ed a causa di questo contrasto si trova a subire disfunzioni psico-comportamentali .

Il tempo sovrastorico getta un ponte tra l'assoluto e il relativo , pone l'uomo in una posizione intenzionale sovra-epocale che lo libera dalle remore storiche e dai condizionamenti epocali , che gli consente di ritrovare la sua volontà di essere , che gli rende possibile l'interazione con diversi sistemi di riferimento categoriali e la trasformazione di questi in un metasistema soggettivo che gli dà l'opportunità di realizzare il suo essere nell'esser-ci .

Si può quindi concludere con la seguente definizione :

" Il tempo sovrastorico è il tempo dell'uomo che si pone nell'intuizione del tempo in modo cosciente e intenzionale ; in altri termini , il manifestarsi del tempo sovrastorico corrisponde al salto da un tempo locale , che si reputa globale , a più tempi locali che determinano nelle loro interazioni un sistema globale sovraepocale intenzionale che può interagire con tutti i sistemi locali , compreso quello di partenza , in modo autonomo " .

Il tempo sovrastorico è pertanto il tempo della contemporaneità di assoluto e relativo . la sovrastoria conduce all'attualità e quindi ad un ingresso libero nella storia .




La Cronologia : ipotesi disciplinare


Cronologia : sf (dal gr. cronos, tempo, e logos, discorso), è la scienza che studia la collocazione degli eventi nel tempo. Tale definizione amplia notevolmente il campo di applicazione della cronologia, la quale abitualmente investiva soltanto l'operazione della specificazione delle date esatte nella storia mentre ora, e questo è estremamente importante, determina l'analisi e la costruzione delle strutture temporali. Studiare la collocazione degli eventi e determinare le strutture che sottendono il tempo esperito consente sia di approfondire l'interpretazione del tempo sia di comporre strutture, eventi, schemi, per riorganizzare o, se si vuole, progettare processi temporali ex-novo. Un processo creativo sovrastorico, una concezione del tempo sovrastorico, non può prescindere da una rifondazione disciplinare del discorso sul tempo.

Focalizzando la nostra attenzione particolarmente sull'aspetto organizzativo-progettuale della cronologia, cercherò di delineare per grandi linee la possibilità di sviluppo teorico-metodologico e tecnico-operativo che il sorgere di questa nuova scienza può comportare. Prima di tutto occorre dire che i fenomeni di cui tratta la cronologia sono gli eventi e le loro modalità di presentazione. Per modalità di presentazione di un evento si intendono le caratteristiche che lo identificano semanticamente. L'evento, quindi, non è da intendersi come nella fisica contemporanea soltanto come porzione astratta del continuo spazio-temporale, ma nella scienza cronologica l'evento assume altre connotazioni che rendono necessario la sostituzione del termine per evitare confusioni. Per questo motivo l'evento che ha una modalità di presentazione sarà chiamato " cronema ".

La definizione di cronema è la seguente: evento minimo con una sua identità semantica determinato ad un particolare 'grado di realtà'. Il cronema ha un precipuo significato antropologico in quanto rappresenta sempre un evento esperito dall'uomo con tutte le sfaccettature e implicazioni che ne derivano. In altre parole è sempre un evento che ha qualche riferimento con una azione umana, sia astratta che concreta. Una collezione di cronemi, ovvero un gruppo di cronemi non interagenti, si denomina : cronoinsieme. Invece un insieme di cronemi interagenti tra di loro si definisce : cronosistema.

A questo punto si può postulare un approccio sistemico alla cronologia, che viene vista ora come quel particolare sistema di trasformazione concettuale che trasforma determinati input in determinati output. La scienza cronologica, quindi, elabora processi semantici alla luce di una serie di strutture temporali: è la disciplina che combina e trasforma e analizza il significato del tempo con il significante del tempo, intendendo per significato del tempo le sue modalità qualitative e per significante del tempo le sue modalità quantitative. Qualsiasi processo temporale, studiato cronologicamente, viene visto come un sistema costituito da tanti cronosistemi interagenti che a loro volta sono costituiti da altri sottosistemi più elementari. Inoltre in questo sistema è possibile enucleare macrostrutture e microstrutture astratte, caratterizzate dalla serialità e sequenzialità ed altri fattori localizzatori e, d'altra parte, in ogni sistema emergono delle gerarchie categoriali di tipo logico-semantico e delle variabili di connotazione antropologica.

In una visione più generale si può asserire che la cronologia fonde il tempo-matematico-astratto con il tempo-semantico-concreto al fine di una interpretazione olistica del tempo vissuto. Infine, per quanto riguarda l'approccio alla teoria dei modelli, la cronologia si serve sia di modelli quantitativi che qualitativi e, dove è possibile, elabora dei modelli olistici che unificano i due aspetti e ciò consente di pervenire ad una immagine sintetica ed esplicativa del problema affrontato. E' bene ora passare alla descrizione ed alla articolazione disciplinare del corpus teorico della cronologia.

Dunque, la cronologia è la scienza che studia la collocazione dei cronemi nel tempo. Essa si suddivide in tre grandi sistemi teorico-operativi : la cronopragmatica, la cronosintattica e la cronosemantica.

La cronopragmatica , in generale, considera la relazione degli interpreti con i cronemi; nella sua attuazione operativa genera la cronoprassi. La cronoprassi è la disciplina che studia le strutture temporali riferite alle diverse rappresentazioni socio-epocali del tempo e che quindi ricerca sull'uso pratico-teorico dei cronemi. Inoltre la cronoprassi individua e determina le condizioni al contorno che originano i cronemi definendo un sistema astratto, chiamato cronosfera, che è di supporto al verificarsi di un cronema. Per cronosfera si intende un tempo teorico, ossia l'insieme degli attributi e delle condizioni al contorno che deve possedere un cronema o un sistema di cronemi per consentire uno svolgimento ed una interpretazione (dello stesso cronema) rispondente alle prestazioni richieste. Ricapitolando, la cronopragmatica studia il cronema in riferimento alla pratica sociale.

La cronosintattica considera le relazioni formali che sussistono tra i cronemi. Il sistema teorico-operativo della cronosintattica si articola in due discipline fondamentali: la cronotropia e la cronoschematica. La cronotropia è lo studio delle proprietà delle strutture temporali, riferite al significato evolutivo dei cronemi, che rimangono invariati anche quando le strutture stesse sono sottoposte a trasformazioni così radicali da perdere le loro prprietà seriali e proiettive. Si può porre la seguente analogia: la cronotropia sta alla cronoschematica come la topologia sta alla geometria. La cronotropia disaggrega il sistema temporale in sub-unità che si chiamano cronotropismi. Con cronotropisma si indica la struttura temporale diacronica che sottende un cronosistema per ciò che riguarda il suo significato evolutivo. La cronoschematica è invece lo studio delle strutture temporali riferite al significato sistematico dei cronemi e che determina le strutture di correlazione seriale e le tipologie processuali. La cronoschematica disaggrega il sistema temporale in sub-unità che si chiamano cronoschemi. Con cronoschema si indica la struttura temporale sincronica che sottende un cronosistema per ciò che riguarda il suo significato sistematico. Ricapitolando, la cronosintattica studia il cronema in riferimento alla struttura formale del tempo.

La cronosemantica , infine, considera il rapporto dei cronemi con gli oggetti cui si riferiscono. Inoltre la cronosemantica genera un'ulteriore disciplina regolatrice : la cronoarmonia. La definizione di cronoarmonia è la seguente : è lo studio delle proprietà qualitative delle strutture temporali e dei metodi di composizione e proporzione dei rapporti semantico-temporali in riferimento ai principi armonici di serialità (ad es.: unità di azione). La cronoarmonia individua e ricerca le cronoarmoniche del sistema temporale. Con cronoarmonica si indica la struttura temporale che sottende un cronosistema per ciò che riguarda la proporzione armonica dei cronemi (coerenza).

Le procedure teoriche coordinate della cronopragmatica, cronosintattica e cronosemantica consentono di determinare i gradi di realtà, i gradienti temporali da cui emergono i cronosistemi e le matrici che generano i cronemi. Un'ultima precisazione è da farsi per il cronema, il quale può appartenere a due famiglie morfologiche: quella del sincronema e quella del diacronema. Il sincronema indica il significato sistematico del cronema in modo indipendente dall'evoluzione nel tempo, mentre il diacronema indica il significato del cronema in funzione dell'evoluzione nel tempo.

Concludendo, la cronologia è una scienza in via di costituzione. In questo paragrafo ho tentato di delineare i più significativi ambiti strutturanti e corroboranti una teoria della disposizione temporale che si fondi essenzialmente su di una visione sistemica e linguistica. Infine, per facilitare la visione d'insieme di tale corpus disciplinare ho riunito in un diagramma a blocchi i punti essenziali di tale teoria evidenziandone le correlazioni (vedi figura seguente).






Cronosistemi di riferimento categoriale


Il cronosistema di riferimento categoriale (25) di un processo creativo è esplicitato dai seguenti fattori:

1) la sua categorizzazione dei cronemi ;

2) i principi costitutivi e di individuazione associati ai bacini semantici della sua categorizzazione ,

3) la logica sottostante .

La categorizzazione dei cronemi può avvenire in due modi : o per implicazione logica o per implicazione analogica . L'implicazione logica opera per partizione , processi di fissione semantica ; l'implicazione analogica opera per prossimità , processi di fusione semantica . La categorizzazione ordina e disaggrega in classi l'insieme dei cronemi .

Categorizzazioni ontologiche : sono le classificazioni di tutti i cronemi individuabili da un soggetto di pensiero .

Categorizzazioni grammaticali : sono le classificazioni delle parti di un linguaggio o del discorso corrispettivo .

Intuizione pura : è la possibilità di comprendere e agire nel mondo senza utilizzare alcun cronosistema di riferimento categoriale .

Intuizione a incorreggibilità relativa : una intuizione I è incorreggibile relativamente a un cronosistema di riferimento categoriale C se , e solo se , il rifiuto di I significa 'eo ipso' l'abbandono di C .

Cronemi autosemantici ( categorematici ) : si intendono i cronemi che si riferiscono individualmente o distributivamente a processi indipendenti .

Cronemi sinsemantici ( sincategoremantici ) : funzionano semplicemente da parti dei cronemi autosemantici .

Il pensiero costruttivo : si riferisce a sviluppi alternativi che possono venire attesi , realizzati o scelti .

Il pensiero non costruttivo : si riferisce a fatti e sviluppi inalterabili di una regione fattuale del mondo .

Una concezione che considera il pensiero costruttivo e quello fattuale come interdipendenti e intrecciati può essere indicata con un processo ciclico :



Gli ' attributi ' regolano le seguenti trasformazioni :

1) di una pluralità di cronemi in un cronema unificato di nuovo tipo ,

2) di cronemi soggettivi in cronemi oggettivi ,

3) di cronemi transitori in cronemi permanenti .

L'esplorazione di possibilità alterative appare richiedere il riconoscimento , per la loro realizzazione , di uno sfondo comune inalterabile , mentre la ricerca di ciò che è inalterabile appare presupporre dei tentativi di soppiantarlo tramite alternative reali o immaginarie .

Cronema : evento minimo con una identità semantica determinato ad un particolare ' grado di realtà ' .

Cronosistema : insieme di cronemi interagenti .

Il contrasto tra pensiero costruttivo e pensiero fattuale influenza in maniera caratteristica la struttura generale dei cronosistemi di riferimento categoriali .

A questo punto risulta necessario accennare alla maniera in cui sequenze di cronemi possono essere connesse l'una con l'altra .



Una sequenza di cronemi può essere rappresentata come una sequenza di punti su una linea orientata . Ciascun cronema è caratterizzato da un ' insieme di informazione ' , cioè da un insieme di micro-cronemi , dove per micro-cronema si intende l'applicazione di un attributo a uno , due... n parti ad uno , due... n azioni in un certo ordine . Lo sviluppo di una sequenza di cronemi corrisponde ad un aumento della informazione su di essa ( ogni cronema aggiunto nella sequenza comporta un aumento di informazione ) .

Un cronema iniziale o intermedio in una sequenza di cronemi può essere ' nodale ' nel senso di risultare un cronema iniziale per almeno due sequenze di cronemi differenti .



Chiamiamo un sistema composto da tali sequenze ramificate un ' albero perfetto ' se , e solo se , contiene un cronema iniziale , e se ogni cronema che non è finale è nodale .



Un ' albero imperfetto ' contiene , oltre ai cronemi finali ed ai cronemi nodali , che si attuano all'intersezione di almeno due ramificazioni , anche dei cronemi ' intermedi ' che si trovano fra queste intersezioni , ma non in esse .



Un insieme di informazione è ' pienamente caratteristico ' di un cronema o di una sequenza di cronemi se , e solo se , contiene una risposta relativa ad ogni domanda sul cronema o sequenza salvo che alle domande sulla sua posizione spazio-temporale o sulle loro estensioni .

Un insieme di informazioni B è una estensione ' ammissibile ontologicamente ' di un insieme di informazione A se , e solo se , A e B sono pienamente caratteristici e se il fatto che B è una estensione di A non è escluso da qualche legge permanente .

Un insieme di informazione è ' critico ' se , e solo se , è pienamente caratteristico di una situazione o di una sequenza di situazioni che è realmente accaduta , mentre (finora) non è avvenuta nessuna delle sue estensioni ammissibili logicamente . Un insieme di informazione critico separa in tal modo ciò che è accaduto da ciò che potrebbe accadere in seguito .



Ipotesi ontologiche :

1) ipotesi dell'assenza di ramificazioni o della predeterminazione ,

2) ipotesi della ramificazione .

Per quanto riguarda il numero di queste estensioni , si potrebbe distinguere fra :

a) ramificazione non ristretta ,

b) ramificazione ristretta ma infinita ,

c) ramificazione ristretta e finita ,

d) possibile riduzione del numero delle ramificazioni nel corso del tempo ( in questo modo una ramificazione di un numero infinito di estensioni ammissibili può dare origine a un insieme di informazione nodale con un numero finito di estensioni ammissibili che potrebbe , a tempo debito , diventare un insieme di informazione critico ) .

La costruzione degli alberi di attese possibili per cronosistemi che richiedono una decisione fra alternative reali o apparenti è giustificabile sia da chi adotta una sovrastoria determinista sia da chi ne adotta una indeterminista .

La costruzione reale di un albero di attese possibili dipenderà non soltanto dalle credenze empiriche di chi lo concepisce , ma anche dalla sua immaginazione . Fra due artisti , medici , economisti od altri specialisti che condividono le medesime credenze empiriche , il più dotato di immaginazione costruirà alberi di attese possibili più ricchi .

1) Insiemi di attesa (nodali) : se risulta un insieme iniziale per almeno due sequenze di insiemi differenti .

2) Insiemi di condotta : insieme di principi etici di chi concepisce l'albero di attese .

3) Insiemi intermedi o di intervento : insiemi che rappresentano l'intersezione tra insiemi di attesa e insiemi di condotta .

Un albero di attese possibili è un albero di realizzazioni possibili se , e solo se , il suo progettista crede che contenga un insieme di intervento fra due qualsiasi , o più , insiemi di attesa successivi .

Un albero di realizzazioni possibili è un albero di scelta se , e solo se , il suo progettista crede che la sua scelta per realizzare un insieme di intervento e la sua conseguente realizzazione sia ' libera ' nel senso di non essere completamente predeterminata dalle situazioni che precedono la condotta scelta .

Si consideri un dominio costruttivo D , di alberi di attese possibili , di realizzazioni possibili e di scelta , e sia C un cronema , dirò che C esprime l'intenzione costruttiva di una persona riguardo un tratto di D se , e solo se , C è garantito in uno degli alberi costruito in D dalla persona stessa .

Dirò che C esprime l'intenzione costruttiva di una persona riguardo una regolarità di D se , e solo se , la persona può (in maniera consistente con le sue credenze rilevanti) continuare la costruzione di ogni albero già costruito in modo tale che C sia garantito nell'albero accresciuto ( cioè l'albero risultante dalla continuazione della costruzione dell'albero già costruito ) .

Un processo di costruzione di un albero di scelta ( il che equivale a dire determinare un cronosistema di riferimento categoriale ) e un conseguente processo creativo ' libero ' che individui una realizzazione possibile in base agli insiemi di inervento , sono i presupposti essenziali per una pregnante azione sovrastorica .

" Il tempo è l'intuizione della possibilità di più ordini funzionali " .





Operazioni logiche tra cronosistemi


Tra gli eventi (26) svolgono un ruolo essenziale quelli che sono chiamati cronemi . Per cronema si intende l'evento minimo con una sua identità semantica determinato ad un particolare ' grado di realtà ' . Per cronosistema si intende un insieme di cronemi interagenti .

Il calcolo dei cronosistemi è fondato su tre operazioni logiche fondamentali , una unaria , il passaggio da un cronosistema C al suo contrario nC (operazione di negazione) e due binarie dette rispettivamente somma logica e prodotto logico .



Somma Logica di Cronosistemi :

Def: Dicesi somma logica di due cronosistemi C1 e C2 , e si indica con C1 V C2 il cronosistema che si verifica se , e solo se , si verifica uno almeno dei cronemi componenti C1 e C2 .

Ad esempio sia :

C1 = pratica tecnica pittorica impressionista

C2 = pratica tecnica pittorica informale

risulta

C1 V C2 = pratica tecnica pittorica spontanea , a tratto libero .

Si noti che i cronosistemi C1 e C2 sono entrambi definiti rispetto ad un tecnica futura , mentre il cronosistema C1 V C2 è , in questo caso , ancora aperto .

La definizione di somma logica si estende al caso di tre o più cronosistemi ponendo :

C1 V C2 V C3 V ... = ((C1 V C2) V C3) V ...

Sono di immediata dimostrazione le seguenti proprietà :

C1 V C2 = C2 V C1 (proprietà commutativa)

(C1 V C2) V C3 = C1 V (C2 V C3) (proprietà associativa)

La somma logica serve a determinare maggiormente la struttura statica dei cronosistemi , i cronemi fondamentali comuni .



Prodotto Logico di Cronosistemi :

Def: Dicesi prodotto logico di due cronosistemi C1 e C2 e si indica con C1 x C2 , il cronosistema che si verifica se , e solo se , si verificano entrambi i cronosistemi C1 e C2 .

Ad esempio facendo riferimento ai cronosistemi C1 e C2 considerati nel caso della somma logica si ha :

C1 x C2 = pratica tecnica pittorica sovrastorica che combina C1 e C2 , nel caso di tre o più cronosistemi si ha :

C1 x C2 x C3 x ... = ( ( C1 x C2 x C3 ) x ...

sono di immediata dimostrazione le seguenti proprietà :

C1 x C2 = C2 x C1 ( proprietà commutativa )

( C1 x C2 ) x C3 = C1 x ( C2 x C3 ) ( proprietà associativa )

Il prodotto logico serve a determinare maggiormente la struttura dinamica dei cronosistemi , le mutazioni cronosistemiche .

Le due operazioni binarie considerate sono mutuamente distribuite , si ha cioè :

( C1 V C2 ) x C3 = ( C1 x C3 ) V ( C2 x C3 )

( C1 x C2 ) V C3 = ( C1 V C3 ) x ( C2 V C3 )

Esse inoltre sono idempotenti , cioè si ha :

C V C = C e C x C = C

Sussistono inoltre le seguenti due relazioni , dovute a De Morgan :

C1 V C2 = C1 x C2

C1 x C2 = C1 V C2

Tutte le proprietà enunciate si deducono dalle definizioni date in modo evidente : del resto si tratta di relazioni algebriche ben note nel calcolo delle preposizioni e risulta evidente l'intimo legame tra enunciati e cronosistemi .

Seguono ora altre definizioni di particolare interesse .



Cronosistemi Incompatibili :

Def : Si dice che due cronosistemi sono incompatibili se il verificarsi di uno di essi implica il non verificarsi dell'altro e viceversa .



Implicazione tra Cronosistemi :

Def : Si dice che il cronosistema C1 implica il cronosistema C2 , e si scrive C1 c C2 , se il verificarsi di C1 implica il verificarsi di C2

chiaramente se avviene che è C1 c C2 e C2 c C1 allora gli eventi C1 e C2 si identificano ( C1 = C2 ) .



Cronosistemi Esaustivi :

Def : Si dice che due cronosistemi C1 e C2 sono esaustivi se è impossibile che non se ne verifichi nessuno .



Partizione :

Def : Dicesi partizione del cronosistema certo una famiglia di cronosistemi incompatibili ed esaustivi .

In altri termini la partizione è costruita dal cronosistema dei quali è certo che uno , ed uno solo , di essi si verifica . Una partizione può essere finita o infinita . I singoli cronosistemi che costituiscono una partizione si chiamano 'cronosistemi elementari' della partizione . Il caso più semplice di partizione è quello costituito da due cronosistemi elementari :

C1 e C2

risulta invero :

C u C cronosistema certo

C n C cronosistema impossibile

Se C1 , C2 , ... , Cn sono n cronosistemi a due a due incompatibili , la famiglia di cronosistemi :

C1 , C2 , ... Cn , C1 n C2 n ... n Cn

costituisce una partizione in quanto essa è costituita da cronosistemi incompatibili ed esaustivi .



Dipendenza logica di cronosistemi :

Def : Si dice che un cronosistema C dipende logicamente dai cronosistemi C1 , C2 , ... Cn di una famiglia finita se dalla conoscenza del verificarsi e del non verificarsi di ciascuno dei cronosistemi della famiglia si può dedurre il verificarsi o no del cronosistema C .



Famiglie Borelliane :

Partizioni infinite si incontrano ad esempio quando si considerano successioni indefinite di cronosistemi ( infinità numerabili ) , oppure quando si considerano cronosistemi collegati alla posizione di punti su di una retta , o nel piano , o nello spazio ( infinità aventi la potenza del continuo ) .

Sono di grande interesse le famiglie infinite di cronosistemi dette ' famiglie borelliane ' le quali godono delle proprietà di essere ' completamente additive ' .

Precisamente si dà la seguente :

Def : Si dice che una famiglia infinita di cronosistemi è borelliana se essa contenendo l'insieme C , contiene anche C e se è chiusa rispetto alla somma ed al prodotto logici numerabili cioè , contenendo una successione di cronosistemi , contiene anche la loro somma logica ed il loro prodotto logico .



Lo spazio dei cronosistemi ( cronotopologia ) :

Ogni processo creativo , ogni esperimento reale o concettuale così come ogni fatto aleatorio ha in generale più esiti possibili , il suo verificarsi cioè presenta varie alternative . In molte questioni risulta utile rappresentare ogni esito ogni alternativa con un punto , sicché il complesso delle alternative è rappresentato da un insieme di punti che dicesi ' spazio dei cronosistemi ' oppure ' spazio delle alternative ' .

Consideriamo un cronosistema A costituito da sei cronemi (a1 , a2 , a3 , a4 , a5 , a6) ed un cronosistema B costituito anch'esso da sei cronemi (b1 , b2 , b3 , b4 , b5 , b6) .

Gli esiti possibili sono 36 , ossia la comparsa delle seguenti coppie di cronemi :

(a1,b6) (a2,b6) (a3,b6) (a4,b6) (a5,b6) (a6,b6)

(a1,b5) (a2,b5) (a3,b5) (a4,b5) (a5,b5) (a6,b5)

(a1,b4) (a2,b4) (a3,b4) (a4,b4) (a5,b4) (a6,b4)

(a1,b3) (a2,b3) (a3,b3) (a4,b3) (a5,b3) (a6,b3)

(a1,b2) (a2,b2) (a3,b2) (a4,b2) (a5,b2) (a6,b2)

(a1,b1) (a2,b1) (a3,b1) (a4,b1) (a5,b1) (a6,b1)

Rappresentando ognuna di queste alternative ( combinazioni ) con un punto di un piano , come in figura , si ha un insieme di 36 punti che è lo spazio delle alternative relativo al processo , reale o concettuale , della combinazione dei cronemi di due cronosistemi distinti A e B .



L'insieme delle parti di questo insieme , cioè l'insieme di tutti i suoi sottoinsiemi , costituito com'è noto da 2 alla 36 elementi , rappresenta l'insieme di tutte le possibili combinazioni di cronemi relativi a questo esperimento .

I sottoinsiemi C1 e C2 rappresentano nuovi possibili cronosistemi che fuoriescono dalla combinazione dei cronemi dei due cronosistemi originari A e B e dalla compatibiltà semantica dei termini .

Cronosistemi come questi ora citati (C1 e C2) che sono la unione di più cronosistemi diconsi ' cronosistemi composti ' . Diconsi invece ' cronosistemi semplici ' quelli che non è possibile considerare quale unione di più cronosistemi . Sono ' cronosistemi semplici ' tutti e soli i sottoinsiemi di potenza 1 dello spazio delle alternative .

Da tutto ciò si rileva che mediante questa rappresentazione geometrica si viene a stabilire un parallelo tra il calcolo dei cronosistemi ed il calcolo degli insiemi : la somma logica dei cronosistemi viene a corrispondere all'unione degli insiemi rappresentativi , il prodotto logico all'intersezione , il cronosistema contrario al cronosistema C viene rappresentato dall'insieme complementare rispetto allo spazio delle alternative dell'insieme rappresentativo del cronosistema C .

Dalla figura il lettore può agevolmente rilevare che l'unione e l'intersezione degli insiemi C1 e C2 rappresentano proprio rispettivamente la somma logica ed il prodotto logico dei cronosistemi C1 e C2 . Inoltre occorre aggiungere che il parallelo con la teoria degli insiemi conduce ad una ulteriore analogia : quella con la topologia categoriale o teoria delle categorie .

Si può quindi concludere che come il tempo provoca nella geometria la morfogenesi , il mutamento , cioè rende la struttura instabile , così lo spazio delle alternative comporta nei cronoinsiemi un ordine , cioè determina la stabilità strutturale .

Risulta quindi evidente la possibilità di visualizzare il tempo o di temporalizzare lo spazio .





Rappresentazione cronografica delle configurazioni temporali


Cronografia : rappresentazione grafica del tempo .

Immagine temporale : si intende una rappresentazione mentale olistica la cui stabilità strutturale è determinata da una configurazione semantico-spaziale capace di creare una inferenza tra più sistemi storico-temporali e quindi un sistema di intersezione logico-semantico-visivo .

Cronogadiente : serve a determinare e quantizzare il grado o livello di realtà esaminato rispetto ad una stessa regione semantica .

Soglie temporali : le definizioni di soglie minime e massime consente di individuare una classe di cronemi con la stessa identità temporale , semantica e formale .

Caratteristiche temporali : definiscono le regole di aggregazione semantica e le possibilità combinatorie dei singoli cronemi .

Cronema : elemento , evento minimo delle serie con una sua identità semantico-formale determinato ad una particolare scala o grado di realtà .



Il problema della cronografica è quello di utilizzare l'istantaneità dell'immagine temporale per trascrivere un insieme di relazioni . La cronografica viene utilizzata per economizzare il tempo e di conseguenza anche la memoria , per vedere , cioè per percepire istantaneamente . Tale esigenza di chiarezza e semplicità conduce ovviamente alla schematizzazione .

Qualsiasi processo creativo , azione , cronema , struttura temporale può essere associata ad una forma visualizzabile . La grafica simbolica adottata dovrà allora essere in grado di raffigurare e trasmettere le informazioni in modo corretto , confrontabile e controllabile . Ciò rende possibile la costruzione di "mappe simboliche" rappresentanti le connessioni temporali e di conseguenza dei rapporti tra strutture e significati .

In effetti l'apparire di tempo e significati alla memoria dipende sempre da un rapporto di figura/sfondo , da una maggiore/minore chiarezza visiva , ecc... Insomma esiste una analogia tra configurazioni spaziali e temporali , con le dovute limitazioni , poiché la rappresentazione grafica sarà sempre una ipotetigrafia , ovvero non riuscirà mai a rendere il totale reale avvicendarsi di immagini temporali che avviene solitamente nella mente dell'uomo .

Rispetto ad ogni immagine temporale il discorso deve , come regola generale :

1) rappresentare le ipotesi e la sistematica della classificazione adottata ;

2) caratterizzare i gruppi di carattere scoperti e assegnare un ideogramma a ciascuno ;

3) esplicitare i gruppi di cronemi riferendosi ai gruppi di caratteri e a delle analogie esterne ;

4) soffermarsi sui casi particolari che forniscono sia il caso rappresentativo della tendenza generale sia l'eccezione che porta a delle nuove ipotesi ;

5) rimettere in causa il "corpus" (l'insieme-cronemi) e i caratteri scelti , basandosi per esempio sugli elementi che è stato necessario eliminare per scoprire dei gruppi coerenti (27) .

Partendo da tali principi si possono costruire delle ' mappe simboliche ' per ogni cronosistema . Comunque , per chiarezza espositiva , mostrerò ora alcuni esempi di utilizzo della cronografica .

Un primo esempio è costituito dalla rappresentazione di un cronosistema a struttura assiale .



Ogni simbolo specifica un cronema e quindi un particolare significato del processo creativo . L'intensità semantica di ogni cronema è data dalla marcatura visiva . Le regioni A , B , C sono i cronosottosistemi del processo globale . L'insieme dei simboli e le interazioni tra di essi determinano il cronosistema . Le strutture temporali o cronoschemi sono evidenziati dai simboli che si ripetono con un certo ritmo dando origine , a volte , anche a configurazioni geometriche ben precise .

Seguono adesso una serie di ideogrammi che rivelano le grandi possibilità che una tale rappresentazione sintetica e schematica del tempo può fornire nella analisi e progettazione di sistemi temporali .



Ingresso di un cronosistema B in un cronosistema A .



Stabilità e instabilità di cronemi .

fig.

Crono-grafo per evidenziare le connessioni .

fig.

Metodo cronografico di comparazione strutturale .



Intersezioni di serie temporali ( ogni cerchio rappresenta un cronema )

fig.

Recupero di informazioni topologico-categoriale ( ad es. il processo A-B può avere una distanza radiale/categoriale minore della distanza-processo effettiva ).



Analogia dei cronemi con i vettori .

fig.

Considerazione del rapporto tensione-deformazione ( data una serie , per esempio , si provoca una deformazione rispetto una scala di valori caegoriali a causa di un cronema 'pesante' ) .



Risulta quindi palese l'importanza di tale visualizzazione ; essa consente di pervenire a delle immagini sintetiche , olistiche , capaci di descrivere un processo temporale storico o sovrastorico in modo globale . Qualsiasi creazione di un processo sovrastorico può essere formalizzato in prima istanza con una immagine temporale del genere ; la stessa fulminea intuizione temporale può essere espressa tramite questo mezzo di rappresentazione . In conclusione , qualunque processo creativo può essere visualizzato con un cronogramma .




La memoria : alcune indicazioni


" La memoria non è né un oggetto né una facoltà , ma è , come la vita , un complesso di processi collegati fra loro. Schematicamente , questi processi comportano la modificazione dell'individuo attraverso un avvenimento ( apprendimento ) , la persistenza di questa modificazione durante un periodo latente ( ritenzione ) , e la manifestazione di questa modificazione in una attività successiva ( ricordo ) " (28) .

Quando si riscontra una incapacità a ricordare abbiamo l'oblio . La memoria si identifica con uno specifico sistema di funzioni psichiche .

Il modello costruttivistico di Neisser segnala : " ...come sia raro che un comportamento o un ricordo si ripresenti due volte nella stessa identica forma . Al contrario è necessario pensare alla memoria come ad un insieme di processi che selezionano , organizzano , rielaborano , trasformano le informazioni grezze provenienti dall'esterno - ove - ...lo schema descrive il prodotto dell'attività costruttrice del soggetto " (29) .

Il sistema mnemonico , secondo le ultime teorie , si articola nei seguenti sottosistemi fisio-psichici : depositi periferici , memoria a breve termine , memoria a lungo termine e memoria semantica . I depositi periferici impegnano microsecondi , la memoria a breve termine secondi , la memoria a lungo termine da minuti ad ore , la memoria semantica diversi anni . Non esplicherò i significati di questi sottosistemi per esigenze di brevità ma comunque credo che si comprendano intuitivamente dalle loro aggettivazioni .

Un'unica eccezione voglio farla riguardo la memoria a lungo termine , per rammentare che questo sottosistema segue le leggi della figura/sfondo proprie della psicologia della Gestalt , il che implica lo schema come configurazione complessiva . Nelle interazioni del sistema mnemonico entrano in gioco diversi fattori e concetti : strutture gerarchiche , gerarchie di forze associative individuali ed interindividuali , frequenze associative , forze associative inter-item (per item si intende qualsiasi tipo di informazione che una persona può essere invitata a tenere a mente) , simmetrie delle associazioni , schemi , cronoschemi , processi selettivi , processi dispersivi , similarità , contiguità , causalità , tracce , regole di formazione come condizioni di esistenza , piani di emergenza , punti di diffrazione , archivio (come sistema generale della formazione e trasformazione degli enunciati) , vettori temporali di derivazione , viscosità temporale , ecc... Di particolare interesse risulta lo studiare l'analogia della 'memoria del computer' con la 'memoria dell'uomo' , per recuperare alcune regole di trasformazione tra informazioni e cronoschemi .

Il bambino non 'ricorda' perché non ha il concetto di tempo come ordine , però vive la condizione di contemporaneità temporale che gli consente di utilizzare passato e presente indistintamente .

" Pochi sanno che i greci , inventori di tante arti , inventarono anche un'arte della memoria che , come tutte le altre , venne trasmessa a Roma e da lì passò nella tradizione europea . Quest'arte - detta anche mnemotecnica - cerca di fissare i ricordi attraverso la tecnica di imprimere nella memoria 'luoghi' e 'immagini'... Un'arte che usi per i suoi 'luoghi' di memoria l'architettura contemporanea e per le sue 'immagini' l'arte figurativa contemporanea , deve avere , come le altre arti , un suo periodo classico , uno gotico e uno rinascimentale... Mnemosine , dicevano i greci , è la madre delle Muse " (30) .

A livello socio-culturale esistono diversi tipi di memoria collettiva : storica , sociale , etnica , artificiale , ecc... Per quanto riguarda la socio-biologia si parla ovviamente di memoria genetica , biochimica .

La memoria è essenzialmente legata ad un 'comportamento associativo' . Sempre , le classi o gli individui che hanno dominato e dominano le società storiche si sono preoccupati di gestire la memoria e l'oblio . Non a caso gli oblii ed i silenzi della storia sono indicatori efficaci dei meccanismi di condizionamento della memoria collettiva . Occorre quindi prendere coscienza del valore e del significato della memoria collettiva e contribuire a far sì che questa non comporti l'asservimento degli uomini ma , al contrario , che aiuti a costruire una robusta coscienza di libertà .




Automorfismi temporali : genosequenze e fenosequenze



Dati due cronemi A e B , possiamo avere o similarità o differenziamento . La similarità può implicare la continuità , l'inclusione , la compenetrazione ma per la individuazione dei termini occorre il distinguo , la differenza (fattore necessario per l'analisi) .

La " Dualità " tra A e B è legata all'idea di polarità , uno scontro di opposti ( principio di simmetria ) :



L' "imbricazione di livelli" tra A e B si ha invece , quando un termine della coppia emerge dall'altro (principio di a-simmetria) :



I processi evolutivi naturale (ad es. dal seme alla pianta , dalla cellula all'organismo , ecc. ) rimandano principalmente ai processi di imbricazione . Questi processi implicano i concetti di sequenze , gruppi di trasformazione ed automorfismi . "...attorno ad una molecola germinale , alcune sequenze ordinate in gruppi di trasformazioni vengono ad aggregarsi al gruppo iniziale , riproducendo la sua struttura e le sue determinazioni . Nasce un corpo multidimensionale , le cui parti centrali rivelano l'organizzazione , mentre intorno regnano ancora l'incertezza e la confusione " (31) .

A questo punto può essere d'aiuto richiamare alcune definizioni . Per sequenza si intende una successione ordinata di elementi . Per sequenza temporale una successione ordinata di cronemi . Con genosequenza si indica il complesso di fattori essenziali che caratterizzano una sequenza indipendentemente da fattori epocali . Con fenosequenza si indicano le caratteristiche percepibili che caratterizzano una sequenza in funzione dei fattori epocali . Quindi la fenosequenza risulta dall'interazione della genosequenza con il tempo storico .

Genosequenze differenti possono estrinsecarsi in manifestazioni epocali , o fenosequenze , identiche ; viceversa , fenosequenze differenti possono emergere da una stessa genosequenza .

Serie temporale : si intende un insieme di cronemi od operazioni temporali considerati in ordine o successione .

Data una successione di cronemi : C1 , C2 , ... Cn , (1) si chiama 'serie' ad essa relativa , il simbolo : C1 + C2 + ... Cn , o più brevemente :



I cronemi Cn (n=1,2,...) si dicono termini della serie . La (1) rappresenta formalmente la somma degli infiniti cronemi Cn (n=1,2,...) , ordinati al crescere del loro indice , e non ha perciò alcun significato nel senso ordinario della definizione di somma .

La definizione classica di 'somma della serie' è legata alla considerazione della successione : S1, S2, ..., Sn , delle 'ridotte' o 'somme parziali' della serie , cioè delle successive somme : S1=C1 , S2=C1+C2, ..., Sn=C1+C2+...Cn .

Esistono poi diversi tipi di serie : convergente , divergente , determinata , ecc. Molte volte una sequenza , una azione , un processo rientra negli automorfismi , ossia in quella classe di sistemi dinamici autoregolantesi , dove le fluttuazioni convergono ad uno stato di equilibrio .

Un automorfismo temporale manifesta una prassi sinergetica che implica problemi di congruenza ed omeostasi . Un automorfismo temporale equivale ad un dinamismo sinergetico delle sequenze implicate nel sistema temporale in questione . Una volta determinato il gruppo degli automorfismi temporali ( corrispondenze congruenti ) si può ridefinire la cronoschematica come la scienza delle relazioni di congruenza fra sequenze (schemi) temporali . Gli automorfismi cronoschematici sono quelle trasformazioni temporali che trasformano due cronoschemi congruenti qualsiasi in due altri ancora congruenti .

Riprendo ora alcune indicazioni di R. Thom sui processi morfologici evidenziandone l'aspetto temporale , implicazioni ed analogie .



Ogni azione , processo , può essere rappresentato da un cronema A di un sistema categoriale in un tempo Ti di variabili interne .



Una tale azione presenta stabilità , e quindi può essere percepito , solo se il cronema corrispondente è strutturalmente stabile .



Ogni creazione o distruzione di sequenze , ogni processo creativo o genosequenza , può essere descritta con la scomparsa dei cronemi rappresentanti le sequenze iniziali e la loro sostituzione per analogia da parte dei cronemi rappresentanti le sequenze finali . Tale processo creativo , detto sovrastorico , può essere descritto su un tempo Te di variabili esterne .



Ogniprocesso creativo strutturalmente stabile è descritto da una (o un sistema di) sovrastoria(e) strutturalmente stabile(i) su Te .



Ogni processo fantastico si decompone in isolotti strutturalmente stabili , i cronotopi . L'insieme dei cronotopi e la cronosintassi multidimensionale che regge le loro posizioni rispettive costituisce un modello semantico sovrastorico .



Se si considera un cronotopo C come un processo di questo sistema multidimensionale , il significato di questo processo non è altro che la cronotropia globale del (o dei) cronema(i) associato(i) a quella delle sovrastorie che esso subisce . In particolare per un cronema dato , il significato si estrapola dalla cronoschematica del suo dominio d'esistenza in Te e dalla cronotropia delle sovrastorie di regolazione che limitano tale dominio . Ne segue che il significato di un cronema C si manifesta solo con le sovrastorie in cui esso è creato o distrutto . Quindi il significato di un processo non è nulla di più che l'uso di quel processo . Una azione è interamente definita dalla rete di interazioni cui essa partecipa . Un processo mentale è interamente definito dal sistema di inferenze cui esso partecipa . Un processo creativo è interamente definito solo mediante l'esistenza di un indefinibile .






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24 - N. Abbagnano , Dizionario di filosofia , voce 'Tempo' .
25 - S. Korner , Sistemi di riferimento categoriali , Feltrinelli (MI) 1983 . In questo paragrafo si fa preciso riferimento a questo testo ed in particolare alcune definizioni sono state ricavate parafrasando le tesi e le espressioni di Korner , a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti .
26 - In questo paragrafo si fa preciso riferimento ad una dispensa di Angelo Fadini dal titolo "Introduzione al calcolo delle probabilità" a cura dell'Istituto di Matematica della Facoltà di Architettura di Napoli . Alcune definizioni sono state ricavate parafrasando le tesi e le espressioni di A. Fadini , alle cui pubblicazioni si rimanda per ulteriori approfondimenti .
27 - Per ulteriori approfondimenti teorici si rimanda al seguente testo : J. Bertin , La grafica e il trattamento grafico dell'informazione , ERI , Torino 1981 .
28 - I.M.L. Hunter , La Memoria , Feltrinelli , Milano 1983 , pag. 40 .
29 - C. Cornoldi , Modelli della memoria , Giunti , Firenze 1978 , pag 114 .
30 - F.A. Yates , L'arte della memoria , Einaudi , Torino 1972 , pag XVII .
31 - C. Levi Strauss , Il crudo e il cotto , Il Saggiatore , MI 1974 , pag. 15 .





continua...

*** per continuare la lettura vai al link degli altri capitoli ***


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FONTE : libro " Arte , Tempo e Simulazione " di Carlo Sarno , pubblicato con STE edizioni a Napoli nel 1989 .







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