sabato 14 marzo 2020

ARTE, TEMPO E SIMULAZIONE (Cap. 2° - ARTE), di Carlo Sarno




Carlo Sarno

ARTE , TEMPO E SIMULAZIONE
il paradigma sovrastorico nella cultura scientifica e artistica contemporanea
 




La " Trilogia Sovrastorica " tratta delle modalità di ingresso del paradigma sovrastorico nella cultura scientifica e artistica contemporanea .
" Arte , Tempo e Simulazione " è un saggio teorico-scientifico sul concetto di sovrastoria . L'Autore sostiene che il tempo si dissocia in due posizioni fondamentali : il tempo-storico , che costituisce il tempo della produttività alienata e gli atteggiamenti predeterminati ; il tempo-sovrastorico , che svincola l'uomo dai condizionamenti epocali ponendolo in una autonomia di scelta e quindi in una ridefinizione dei fini dell'esistenza . L'aspetto sovrastorico coinvolge anche l'arte e la simulazione . L'arte-sovrastorica focalizza la sua attenzione sui meccanismi che controllano l'intuizione e sulle strutture cronologiche che interessano i processi creativi . Un'arte cosciente della vera libertà creativa è l'unica possibilità di espressione al di fuori dei sistemi di riferimento epocali . La simulazione-sovrastorica è stata denominata " simesi " . Mentre la mimesi opera nel tempo-storico ed è assoggettata al rispecchiamento epocale , la simesi svincola il processo creativo dai fattori del tempo-locale ed assume valenze provenienti da un tempo-globale , quindi sovrastorico . L'artista , lo scienziato , l'uomo che rompe il cordone ombelicale che lo lega al tempo-misura della produttività alienata si ritrova nel pieno delle proprie facoltà creative e progettuali .
Carlo Sarno , 1989

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Indice



Introduzione


Cap. 1° - Il Nuovo Paradigma: la Libertà Sovrastorica

“Il mistero che ci circonda”
Assoluto-relativo
Soggetto senza mondo e oggetto senza pensiero
Connessioni teoriche
Universo ed umanità
Gradi e fibre di realtà
La libertà sovrastorica


Cap. 2° - Arte

Arte e scienza
Arte e azione
La definizione di Arte
L’arte sovrastorica
La composizione sovrastorica
Causazione,creazione ed emanazione
Fantasia ed immaginazione


Cap. 3° - Tempo

Inquadramento teorico del tempo
Mutamenti nella concezione temporale
Il Tempo Sovrastorico
La cronologia:ipotesi disciplinare
Cronosistemi di riferimento categoriale
Operazioni logiche tra cronosistemi
Rappresentazione cronografia
Delle configurazioni temporali
La memoria:alcune indicazioni
Automorfismi temporali:genosequenze e fenosequenze


Cap. 4° - Simesi

Mimesi e creazione
Simesi
La pratica scientifica della creatività
Teoria delle categorie
Alcuni “modelli+struttura visiva”
Appendice: programmazione cronologica


Cap. 5° - Atomo,automa o essere-umano?

L’insidia dei sistemi
L’uomo-atomo
L’uomo-automa
L’essere-umano
Alienazione o eticità


Conclusione

Bibliografia





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Capitolo 2°:  Arte


Arte e scienza

Arte e azione

La definizione di Arte

L'Arte Sovrastorica

La composizione sovrastorica

Causazione , creazione ed emanazione

Fantasia ed immaginazione





Arte e scienza


L'arte nella sua accettazione più vasta è sempre legata al " fare " dell'uomo : coincide con l'attività umana . Qualsiasi azione dell'uomo è connessa a due fattori : un sistema astratto ed un sistema concreto .

Il sistema astratto rappresenta l'insieme delle congetture , idee , regole , categorie che conformano il suo comportamento ; il sistema concreto è il sistema ambientale inteso nella sua " coseità " ed in particolare come il campo delle possibilità tecnologiche .

Varie sono le suddivisioni che nel tempo hanno articolato il significato dell'arte : arti liberali , arti meccaniche , arti spirituali , arti belle , arti popolari , ecc... Comunque in tale discorso , l'attenzione viene rivolta non alle diverse sfaccettature che ha assunto l'arte nel tempo ma a ciò che accomuna tutte le arti , ossia : " un insieme di regole che definiscono un'attività umana " . Ma che significa una tale espressione che risulta di primo acchito molto vaga o se si vuole generica ? Vuole dire semplicemente che tutte le arti hanno come struttura questa procedura : il passare da un sistema di regole astratte , teorico , mediante tecniche particolari , alla realizzazione di una attività umana .

E' ovvio che l'argomento dell'attività determina il tipo di tecniche e di norme che a seconda dei casi saranno più o meno astratte o concrete . " In questo senso parlava dell'arte Platone che pertanto non stabilì una distinzione tra arte e Scienza . Arte per Platone è quella del ragionamento , come la filosofia stessa nel suo grado più alto , cioè la dialettica ; Arte è la poesia per quanto a questa un'ispirazione delirante sia indispensabile ; Arte sono la politica e la guerra ; Arte è la medicina e Arte sono rispetto e giustizia senza le quali gli uomini non possono vivere insieme nella città " (12). Quindi Platone pone l'Arte come quella disciplina che ingloba " ogni attività umana ordinata ( compresa la scienza ) " .

A riguardo di questa visione totalizzante giungono a proposito le affermazioni di Feyerabend : " La scienza nei suoi aspetti migliori , ossia la scienza qual'è praticata dai nostri grandi scienziati , è un mestiere o un'arte , ma non una scienza nel senso di un'impresa " razionale " che obbedisca a criteri immutabili della ragione e che usi concetti ben definiti stabili , " oggettivi " e perciò indipendenti dalla pratica " (13). Inoltre più avanti dice : " Le scienze come qualcosa di contrapposto alle scienze umane esistono solo nei sogni dei filosofi " (14). Ed ancora : " Una buona scienza è un'arte , non una scienza " (15). Feyerabend nel suo libro " Scienza come Arte " porta avanti le sue tesi confrontando l'evoluzione della scienza con l'evoluzione delle arti e rifacendosi alla teoria di Riegl conclude che nelle scienze è riscontrabile la " pluralità stilistica " al pari dell'arte .

D'altronde questo connubio di arte e scienza emerge chiaramente anche dall'uso e dalle possibilità delle nuove tecnologie elettroniche . La " Computer Art " , ad esempio , ormai non può prescindere da procedure rigorose , dall'utilizzo di metodi matematici e quindi oscilla continuamente tra momento sintetico e momento analitico . Ma allora , quali sono le cause dell'odierna crisi dell'Arte ?

Essenzialmente : la sua scissione dalla scienza ; il non considerare la produzione dell'uomo in modo olistico , come una globalità di intuizione e metodo ; la sua mancanza di riferimento etico . E non è un caso l'interessamento contemporaneo per quelle culture prescientifiche e le stesse filosofie di Platone ed Aristotele che considerano non solo quantitativamente ma anche qualitativamente le leggi della natura .

Caso emblematico è l'argomentazione di Aristotele sul " moto " che spazia da un campo strettamente fisico , fenomenico , fino al comportamento psichico ed affettivo . La conoscenza è vista come un fatto globale : il mondo dell'osservatore implica le modalità di osservazione della natura . E d'altra parte , a questa considerazione relativistica si è ritornati necessariamente con la fisica quantistica : il fenomeno non può più prescindere dalla particolarità dell'osservatore .

" Nella scienza , la scelta di un orientamento non è necessariamente stabilita dal problema ma da un modo di pensare . Per quanto vi siano delle costrizioni , non c'è a-priori un modo epistemologico essenziale di vedere . Per cui il modo conoscitivo e la sensibilità estetica svolgono un ruolo vitale nella struttura , e nello stile del processo scientifico " (16). "...l'estetica...come un modo di apprensione incentrato su forme e metafore usate nella concettualizzazione e nella creazione di modelli . L'attenzione portata al processo nella scienza e nell'arte invita a considerare il ruolo svolto dai paradigmi ( Kuhn ) e dallo stile personale nella scoperta e nell'invenzione . considerata come sistema di conoscenza , l'estetica nella scienza è interessata alla relazione metaforica e analogica tra realtà e concetti , teorie e modelli . Nella scienza la ricerca di modelli che gettino luce sulla natura sembra essere equivalente a certi processi cruciali nell'arte , come Cyril Smith fa notare : esse hanno in comune una fondamentale qualità evocativa " (17).

J. Wechsler delinea nel suo studio sull'estetica della scienza i tratti comuni all'arte e alla scienza , quindi all'attività umana nella sua globalità . Entrambe le discipline hanno una struttura interna comune , degli identici processi di formalizzazione che conducono inevitabilmente a concludere sulla esistenza di una matrice comune che le sottende .

Giunge a proposito la seguente espressione di R. Thom , noto scienziato contemporaneo , creatore della teoria delle catastrofi e di un approccio qualitativo alla teoria dei modelli .

" Al cuore stesso del patrimonio genetico della nostra specie , al fondo irraggiungibile del logos eracliteo della nostra anima , strutture simulatrici di tutte le forze naturali esterne , agiscono , o latenti si mantengono pronte a rivelarsi quando fosse necessario . La vecchia immagine dell'uomo microcosmo riflesso del macrocosmo conserva tutto il suo valore : chi conoscerà l'uomo conoscerà l'universo " (18). In questo pensiero di R. Thom emerge nettamente una delle idee portanti della sua ricerca : la complementarietà dei fenomeni naturali e dei fenomeni sociali , ossia la convinzione che le strutture dinamiche che reggono l'evoluzione naturale sono pressoché identiche a quelle che reggono l'evoluzione dell'uomo .

Lo scienziato si esprime nei riguardi di un'estetica della scienza in tale modo : " Non è impossibile che la scienza sia fin d'ora vicina alle sue ultime possibilità di descrizione finita : l'in-descrivibile , l'in-formalizzabile sono ormai alle porte e dobbiamo raccogliere la sfida . Dovremo trovare il modo migliore per affrontare il caso , per descrivere le catastrofi generalizzate che rompono le simmetrie , per formalizzare l'informalizzabile . In questo compito , il cervello umano , col suo lungo passato biologico , le sue abili approssimazioni , la sua sottile sensibilità estetica , resta , e resterà ancora per molto tempo insostituibile " (19) .

Quindi , concludendo , oggi stiamo assistendo alla convergenza inevitabile e proficua di arte e scienza , sintomo inequivocabile di una tendenza a considerare l'attività umana non più settorialmente ma come espressione globale del proprio essere-nel-mondo .






Arte e azione



La storia dell'arte ci mostra come il mutamento socio-culturale abbia provocato nel tempo diversi modi di vedere il mondo , osservarlo , diverse teorie artistiche , una pluralità di stili .

E gli stili e le poetiche si articolano anche nella poliedrica soggettività di ciascun artista . Insomma mai come nell'arte è possibile rendersi conto della estrema relatività dei prodotti umani . Eppure è proprio in questo ambito che l'uomo tende all'assoluto , alla perfezione , all'espressione pura .

Si pensi all'ideologia romantica , al concetto di Arte come originalità assoluta , separata dalla natura , parte dell'attività creativa di Dio . Oppure si osservino le opere di chi intende l'arte come mestiere , ad esempio l'artigiano che nei suoi manufatti perviene ad una singolare perfezione . E lo stesso prodotto industriale , seriale , in quanto ideato e progettato dall'uomo assume questo carattere di perfezione .

In altri termini , qualsiasi cosa , immagine , creata dall'uomo con qualsiasi mezzo e tecnologia manifesta il ' fare ' dell'uomo , l'attività umana nella sua globalità . Dovunque l'uomo dà il meglio di sé stesso , si partecipa di una emanazione creativa , di un processo costruttivo , di una intenzione progettuale , di un comportamento esistenziale . E' per questo carattere olistico che ogni attività umana assume un significato complesso . Il modo di agire , il comportamento , assurgono ad un livello di estrema importanza .

La vita dell'uomo , dell'intera umanità , si identifica con le modalità della sua attività . L'azione è l'essenza dell'uomo . Le opere dell'uomo sono solo il frutto del tipo di azione . L'azione è il processo , l'opera il risultato del processo .

Qualsiasi comportamento coercitivo genera un processo coatto , repressivo . La delimitazione teorica ha prosciugato le sorgenti di questa attività , l'ha imprigionata nella cella della mercificazione , nel gusto di un sapere alienato .

Non si può parlare di libertà creativa se l'attività dell'uomo è imprigionata in canali prestabiliti . Il drago dalle sette teste è sempre pronto a ghermire chiunque tenti di sciogliere le catene . L'intossicazione della creatività è cronica. I sistemi di riferimento epocali predeterminano le attività dell'uomo , le incasellano . La stessa espressione artistica segue il gusto e la moda dell'epoca . La creatività non è libera ma è costretta ad esprimersi nelle categorie del sistema . Le radici della creatività sono già menomate . Si richiede all'artista la specializzazione , lo si emargina nell'espressione formale , lo si rinchiude in canali prestabiliti .

Al contrario , è artista e fa arte chiunque agisce ' liberamente ' nella realtà in modo creativo e costruttivo . L'azione è trasformazione ed è superfluo richiamare a riguardo il materialismo dialettico o una filosofia della prassi .

Ciò che è , invece , importante puntualizzare è la differenza fra tre tipi di azione : l'azione-storica , l'azione-fantastica e l'azione-sovrastorica .

L'azione-storica secondo il materialismo dialettico è l'attività umana come trasformatrice del reale , azione ' interna ' al sistema epocale .

L'azione-fantastica indica l'attività umana come trasformatrice di idee , immagini , che restano all'interno del soggetto , esterne al sistema epocale e che risultano per molti versi dissociate dalla realtà oggettiva .

L'azione-sovrastorica emerge , infine , dalla confluenza di azione-storica e azione-fantastica . E' quindi un'azione storico-fantastica . La particolarità dell'azione è data dalla contemporaneità sovrastorica .

In altri termini , chi agisce può riferirsi ad un sistema sovra-epocale fantastico ed entrare nella storia in rapporto non alla situazione contingente , locale , ma rispetto al livello globale determinato dal sistema sovrastorico che crea lo sfondo motivazionale della sua azione . Tale azione è intenzionale e cosciente .

Un breve accenno è da farsi al concetto di atto-puro . L'atto-puro è l'azione fondata sulla metafisica dell'attimo , come luogo dove tempo ed eternità si toccano . L'atto-puro è moralità infinita , intuizione folgorante , illuminazione dello spirito . La vita di Cristo è un atto-puro , dal significato escatologico : la luce del mondo .

Altri esempi di atto-puro sono riscontrabili dove convergono genialità , spontaneità e soprattutto amore . I grandi progressi dell'umanità , in tutti i campi , sono dovuti al manifestarsi di atti-puri , gli unici che assumono una risonanza considerevole per la risoluzione dei veri problemi dell'esistenza umana .




La definizione di Arte


Definire un'idea , un concetto , significa delimitare la nozione con altri concetti che ne evidenziano le caratteristiche peculiari senza cadere nella tautologia . La nuova definizione di arte è la seguente :

" L'Arte è una attività-olistica costituita da una attività-teorica fondata sull'intuizione che determina una attività-pratica in cui il valore dell'opera realizzata risulta individuato dal suo significato etico " .

E' pacifico che una tale definizione include qualsiasi azione dell'uomo intesa come trasformazione purché motivata da un sistema di comportamento . Ma analizziamo con calma i termini dell'espressione .

Una attività-olistica è sinergia . Con attività-teorica si indica una attività di tipo concettuale, intellettuale, simbolica che determina principi e norme metodologiche per il controllo e la sperimentazione di particolari intenzioni; corrisponde alla scienza e quindi ad un pensiero di tipo costruttivo. Che la teoria sia fondata sull'intuizione significa marcare il lato olistico, totalizzante , sintetico del pensiero costruttivo. L'intuizione, come tutti sanno, è la capacità della mente di cogliere subito e bene il significato di una certa cosa prescindendo dal ragionamento. Le più grande ipotesi della scienza e capolavori dell'arte sono debitori a questa facoltà dell'uomo - l'intuizione - della loro realizzazione e affermazione. Per attività-pratica si intende il pensiero fattuale e quindi l'azione predeterminata da una antecedente attività teorica. L'attività-pratica è il momento di trasformazione della realtà in modo diretto, avvalendosi di mezzi, tecnologie, programmi operativi per attuare le intenzioni prestabilite. L'opera è il prodotto che emerge dal processo combinato di attività-teorica e attività-pratica. Il valore dell'opera scaturisce dal sistema di riferimento che ne specifica i significati. Significati che nella loro accezione più profonda sono sempre di tipo etico, cioè si rifanno ad una scienza del comportamento, ad un paradigma spirituale di condotta e di giudizio .

Quindi l'arte è un processo di trasformazione dalla teoria alla pratica fondato sull'intuizione che determina il suo operato in funzione di un sistema di riferimento comportamentale. Da ciò si estrapola chiaramente che la finalità del processo scaturisce dal sistema di riferimento comportamentale . E' la situazione storica, geografica o cosmica che molte volte delinea le caratteristiche stilistiche e l'opera di un artista. Inoltre la validità dell'attività artistica è sempre riferita per lo meno a due livelli: uno locale, ed un altro globale. Ad esempio può essere che l'opera sia importante e significativa per una cultura locale ma poco interessante per l'evoluzione generale. Comunque se l'attività è condotta con sincerità e spontaneità, al meglio delle proprie facoltà, nel suo sistema di riferimento relativo è giudicabile come ottimale allorché non ha pretese su altri sistemi di riferimento esterni.




L'arte sovrastorica


L'arte sovrastorica è un processo teoria-pratica fondato sull'intuizione e sulla costruzione di sistemi di riferimento categoriali . La particolarità consiste nell'ultima caratteristica : la costruzione del sistema di riferimento . tale particolarità è sinonimo di libertà concettuale-operativa .

Fino ad oggi qualsiasi tipo di arte ha dovuto fare i conti con il tempo storico , con il sistema socio-culturale vigente , con il passato prossimo dell'arte .

L'Arte Sovrastorica promuove uno scarto paradigmatico nelle modalità produttive : dal livello storico al livello sovrastorico . L'attenzione è rivolta non più esclusivamente all'opera ma al processo creativo . " Il tempo-spazio o cronotopo non è nell'opera d'arte , ma è nell'arte in generale che deve inserirsi questo criterio , è nella produzione fantastica dell'uomo , è nella mente che deve avvenire la rivoluzione cronotopica " (20).

L'arte diventa democratica : non più il eticcio che viene mostrato per sbalordire , ma un'opera di sensibilizzazione creativo-conoscitiva , la trasmissione di schemi mentali nuovi , l'ampliamento della sensibilità espressiva e conoscitiva mediante la divulgazione di nuovi processi mentali .

Ma affinché tutto questo possa avvenire occorre sviluppare una metodologia sovrastorica . Per metodologia sovrastorica si intende un insieme di teorie , principi , regole che consentano il superamento del livello storico e quindi di agire creativamente a livello metastorico . L'articolarsi di tali procedure saranno argomento dei capitoli successivi . Al momento , tenterò di delineare alcuni diagrammi procedurali sintetici , capaci di fornire una prima immagine unitaria del rapporto storia-sovrastoria . Prima di tutto descriverò il livello storico e poi lo ingloberò nella visione sovrastorica .



Dunque , il tempo storico è un tempo lineare , progressivo , coincide con il tempo della collettività ed il tempo della produzione . In altri termini , essere nel tempo storico significa essere nel numero . Il tempo storico è sorretto dalla pratica sociale . Tutte le pratiche storiche "...sono immesse nella pratica sociale come elementi in una struttura che si sviluppa e che dinamicamente si viene creando . Ciò implica che l'insieme delle pratiche particolari non è caotico ma organizzato ; che tale organizzazione non è immutabile a estremamente mobile ; ed infine che la struttura non esiste già data , ma nelle intenzioni delle parti , ed in cui le parti (le singole pratiche) non sono immediatamente evidenti perché la struttura è percepita come unità " (21).

Tale visione sistemica della pratica sociale evidenzia il carattere interattivo della pratica sociale , ma denota anche l'aspetto vincolante e frenante che tale legame comporta per il processo creativo .



La pratica sociale si articola principalmente in tre pratiche : tecnica , simbolica e ideologica . La pratica tecnica si riferisce al corpus tecnologico , allo sviluppo tecnico-sociale , alle possibilità di trasformazione e produzione concreta , ecc... E' una pratica che si impernia sull'utilità , che vede qualsiasi cosa in funzione dell'utile , dell'economia e della soddisfazione di un bisogno . La pratica ideologica si incentra sulla cultura , sui prodotti del pensiero : filosofia , politica , ecc... Anche le credenze e le tradizioni rientrano nella pratica ideologica . Rappresenta l'aspirazione dell'uomo al suo superamento e miglioramento . La pratica simbolica è legata all'idea di modello simbolico , e quindi spazia dal linguaggio fonetico a quello visivo , compresa l'astrazione matematica . Essenziale è anche il concetto di analogia e la sua interazione con la pratica tecnica e ideologica . L'interazione sistemica delle tre pratiche sopra descritte genera la pratica progettale . Per pratica progettuale si intende un sistema teorico-pratico che soddisfa gli obiettivi posti dalla pratica ideologica , tenendo conto delle possibilità tecnologiche , e che analizza le varie alternative e perviene ad una soluzione ottimale mediante metodi e procedure che utilizzano una pratica simbolica attinente al compito progettuale .

Il risultato della pratica progettuale determina il programma che la pratica operativa dovrà realizzare . La pratica operativa agisce direttamente nella realtà trasformando materie prime naturali , mediante opportune procedure tecniche e mezzi tecnologici , in materie artificiali , ovvero in prodotti dell'attività umana . Risulta evidente che il tempo storico imprigiona tutte le pratiche in un sistema interattivo unidimensionale : ciò che è al di fuori di esso non ha senso , non significa niente . E' questo il tempo dell'uomo ad una dimensione di Marcuse , dell'uomo eterodiretto , dell'esser-ci ipostrutturale di Althusser . Sinteticamente si può concludere che il tempo storico è il regno dei comportamenti artificiali e delle azioni indotte .


La singolarità che si ritiene propria della storia non nasce dal tempo storico della collettività ma dal tempo sovrastorico dell'individuo o dal tempo escatologico che si attualizza .

La fantasia , l'immaginazione , la libertà , pongono le loro fondamenta nella sovrastoria . Cercare di comprendere il processo sovrastorico in tutte le sue articolazioni equivale a dire di volere capire il processo della creatività . Ovviamente le difficoltà sono enormi ma occorre provarci . Tutti gli schemi mentali , i sistemi di riferimento , si generano con procedure sovrastoriche . Questa pluralità espressiva si contrappone al tempo storico ( che impone un unico , inscalfibile , habitus mentale ). Un diagramma sintetico delle procedure sovrastoriche è il seguente :




Il tempo sovrastorico è un tempo che connette diversi sistemi epocali , sequenze formali , classi di contenuti , in un metasistema temporale che è sorretto dall'intuizione . Per intuizione si intende il 'vedere dentro' , la capacità di avere una immagine olistica ed esplicativa del problema affrontato in modo subitaneo . L'intuizione originaria si articola principalmente in tre pratiche : temporale , simbolica e semantica . La pratica temporale è l'insieme degli schemi astratti che la struttura del tempo comporta , e la cronologia è il sistema teorico che connette i diversi schemi . La pratica simbolica è l'insieme dei segni , simboli astratti , suoni , ecc. che costituiscono linguaggi , codici e lessici ; è il sistema degli elementi minimi del pensiero . La pratica semantica si riferisce invece al contenuto , ai significati , alla memoria collettiva e individuale come materia prima da plasmare e trasformare . La convergenza della pratica temporale , simbolica e semantica genera i modelli immaginari . Per modello immaginario si intende un sistema di variabili che determina un grado di realtà strutturalmente stabile . Il modello immaginario è l'embrione genetico di un sistema inferente sovrastorico . Un sistema inferente sovrastorico è lo sfondo mentale strutturato di una azione sovrastorica . In altri termini esso è l'intuizione che prende coscienza della sua globalità , sovrastoricità , libertà espressiva .

A questo punto si è pronti per un ingresso creativo , liberato da remore epocali , nel tempo storico . L'azione sovrastorica entra nel nel tempo storico in quanto proiezione di una attività di tutti i tempi nel tempo . La contemporaneità sovrastorica riconduce all'eternità e quindi alla metafisica dell'attimo creativo .




La composizione sovrastorica


Generalmente per composizione si intende l'azione e l'effetto del disporre insieme vari elementi adattandoli . Nel nostro caso per composizione sovrastorica si concepisce sia l'atto e l'effetto di porre insieme vari cronemi (pratiche creative) sinergeticamente , sia le modalità organizzative , metodologiche e disciplinari che consentono di comporre un processo creativo sovrastorico . L'artista si pone , quindi , come un compositore di processi creativi sovrastorici . in altri termini , l'artista parte da una intuizione originaria , eccita le tre pratiche sovrastoriche (temporale , simbolica e semantica ) e con l'ausilio della scienza cronologica e della memoria semantica plasma il modello immaginario .

Da questo nocciolo si genera il sistema inferente sovrastorico . A questo punto il processo creativo si libera del tempo storico e si relaziona con un sistema di riferimento categoriale sovrastorico . L'artista non è più soggetto all'habitus mentale epocale ma si è costruito uno schema mentale diverso , confacente alle sue finalità . Questo schema mentale , o processo creativo sovrastorico , è già di per sé un'opera se l'innovazione comportamentale risulta congruente con le finalità iniziali . Inoltre questo processo creativo lo si può paragonare ad un programma di tipo categoriale che consente a chiunque voglia utilizzarlo di interpretarlo a propria discrezione . O infine il processo creativo sovrastorico può essere ritenuto analogo ad una composizione musicale .

Se invece l'artista vuole utilizzare lui stesso lo schema mentale elaborato per entrare nella storia da un livello sovrastorico e quindi determinare operativamente un prodotto integrato in una particolare pratica sociale , non dovrà fare altro che avere come sistema di riferimento categoriale il livello sovrastorico ed utilizzare le tecniche disponibili nella pratica sociale .

Risulta evidente che l'artista amplifica in tale modo notevolmente le sue possibilità creative ed immaginative ; inoltre , potendo più volte determinare differenti schemi mentali , a seconda dei casi , pone in evidenza la sua inconfondibile e indefinibile essenza poetica . " La struttura armonica delle opere dell'artista rimanda direttamente alla sua visione del mondo . Solo l'artista che possiede una vera Essenza Poetica riesce a costituire la coscienza della civiltà , del cosmo intero , dell'universo temporale . Soltanto da una posizione chiara , serena , pura , cristallina , semplice , conveniente , il Poeta può emanare , pulsando opere d'Arte , l'Armonia riposta nel suo modo di vivere , di vedere , nel suo Gusto che tocca le corde dell'assoluto , dell'Essere dell'esser-ci dell'Essere . Non si tratta qui di un gusto oscillante o di un gusto epocale ma di un Gusto che sarà è fu , che da sempre vive nell'universo Androcronotopico e che oggi , ieri e domani sempre plasma le opere migliori , un Gusto che è riposto in pochi ma che è richiesto da tutti , un'idea del Bello che consente al Poeta sia di produrre capolavori per qualsiasi epoca , sia di pervenire in una libera produzione Presentista , scevra da remore culturaliste , alla metafisica dell'attimo , al punto in cui Tempo ed Eternità si toccano , all'Arché dell'Arte " (22).

La composizione sovrastorica implica sempre un processo , quindi un'attività , un'azione , un comportamento . E' per questo motivo che il giudizio critico non potrà più essere formulato soltanto con parametri estetici ma bisogna ricorrere ad una scienza del comportamento , della condotta e dunque dell'etica .

Il giudizio estetico è valido solo - e Kubler insegna - all'interno della forma del tempo , delle classi formali del gusto epocale . Il giudizio etico , al contrario , mira ad un giudizio assoluto , sovrastorico , escatologico . Un comportamento sovrastorico può avere come fondamento solo un giudizio etico .

Una composizione sovrastorica sarà sempre utile all'uomo se risulterà espressione di libertà . forse la coerenza etica e l'amore per gli altri potranno essere i paradigmi ordinativi processuali sovrastorici .

L'artista quindi crea delle composizioni sovrastoriche (processi creativi) , dei flussi logico-creativi (programmi categoriali) , che possono essere riutilizzati e rieseguiti da tutti . Chiunque , nella società , dal partito politico all'insegnante , dal manager industriale all'operaio , dal pasticciere al giornalaio , dallo storico al matematico , avrà bisogno di innovare la propria attività , potrà rivolgersi agli artisti . Questi ultimi produrranno un sistema di nuove connessioni mentali e pertanto un processo creativo , originale , ad hoc che consentirà lo svolgersi di una attività più aperta e rispondente alle vere esigenze .



Causazione , creazione ed emanazione


Ogni azione , ogni attività dell'uomo , rientra nella problematica generale della causazione . La causazione nella sua definizione più generale è : " Una connessione tra due o più cose fra cui esiste un grado di prevedibilità " . Si oscilla dalla univocità della prevedibilità causale alla poliedricità delle cause e degli effetti . Qualsiasi azione implica un rapporto tra due entità (un'idea ed u oggetto , un'idea ed un'idea , un oggetto ed un soggetto , ecc.) ed un connettivo agente che determina l'interazione.

I casi limite di tale argomentazione sono : la libertà come autodeterminazione e la libertà come indeterminazione . Il primo caso evidenzia il problema cosiddetto della 'causa sui' (causa di sé) , dell'autodeterminazione , dell'azione che è causa di sé stesso e nello stesso tempo effetto ; il secondo caso denota l'effetto incondizionato , l'azione che non è determinata da nessuna causa , l'effetto caotico ed incontrollabile . Tra questi estremi si individuano , volendo , tutta una serie di situazioni intermedie .

Tutti i comportamenti , compresi quelli degli artisti , ponendosi pro e contro la problematica della causazione ne evidenziano l'importanza . Anche chi vuole agire senza alcuna causa , avrà come causa del suo comportamento proprio il atto di voler agire senza motivo .

La causazione può essere classificabile come più o meno astratta a seconda di ciò che è implicato come entità nel rapporto di causalità . Due modi particolari del manifestarsi della causazione sono : la creazione e l'emanazione . La creazione si fonda sui concetti di forza e separazione , mentre l'emanazione sui concetti di costanza e continuità . La creazione , la forza dell'atto creativo , determina l'interazione tra causa ed effetto , una azione disinteressata che non presuppone alcuna realtà all'effetto creato al di fuori della causa creatrice , che genera al niente un qualcosa che è separato dal soggetto . Un atto puro è il caso limite di un atto creativo , la coincidenza di creazione ed eticità . La creazione rappresenta l'ingresso dell'assoluto nella storia , un assoluto che è separato dal contingente ma che non rinuncia alla sua azione innovativa , direi quasi provvidenziale , all'interno del sistema epocale innovandolo e trasformandolo radicalmente . L'emanazione al conrario è un atto integrato ad un sistema generatore determinato . Si fonda sulla costanza del rapporto causale , sulla ripetizione e necessità del rapporto causa-effetto . L'interazione , inoltre , è caratterizzata dalla continuità , ovvero durante il processo l'effetto continua ad essere parte della sua causa , predomina l'inclusione e la compenetrazione sulla separazione .

Un'analogia che può essere d'aiuto nel processo artistico è quella di identificare la creazione con l'intuizione , l'emanazione con l'espressione e la causazione con la funzione etica dell'azione . E' pacifico che l'intuizione come la creazione è un atto olistico , sintetico , che nasce non predeterminato , caratterizzato da una intrinseca libertà e originalità . L'espressione come emanazione è un atto integrato ad un sistema semiotico generale che consente la comunicazione di significati rimossi . Infine è ovvio che ogni azione , attività artistica , che ha una funzione etica , ad esempio di trasmettere e trasformare nuovi valori per un mondo migliore , rientra nel discorso globale della causazione .

Io credo che il pulsore di questo sistema : causazione-creazione-emanazione , oppure (che è lo stesso) funzione etica-intuizione-espressione debba essere , senza ombra di dubbio , l'amore per il prossimo , un amore vero e costruttivo , il solo fattore che può amalgamare e condensare i lati positivi dell'uomo in una unica azione edificante che aiuti l'essere umano , in questa società competitiva e alienata , a ricercare la pace e la felicità .




Fantasia ed immaginazione



A riguardo , è utile richiamare le seguenti definizioni formulate da Bruno Munari nel suo acuto libro Fantasia (23) :

" Fantasia : tutto ciò che prima non c'era anche se irrealizzabile ;

Invenzione : tutto ciò che prima non c'era ma esclusivamente pratico e senza problemi estetici ;

Creatività : tutto ciò che prima non c'era ma realizzabile in modo essenziale e globale ;

Immaginazione : la fantasia , l'invenzione , la creatività pensano , l'immaginazione vede e visualizza ciò che si pensa " .

Fino ad ora la fantasia , l'invenzione , la creatività e l'immaginazione si sono rivolte prevalentemente alle strutture spaziali ed alle strutture superficiali . Oggi queste facoltà umane si rivolgono alle strutture temporali ed alle strutture profonde . Non si creano soltanto e semplicemente oggetti o immagini , ma si inventano sistemi di riferimento categoriali che generano prodotti congruenti alla logica del sistema creato .

Il sistema trasformatore dei sistemi di riferimento fantastici è il sistema temporale . La fusione di cronoschemi dà origine a sistemi di riferimento fantastici e processi organizzativi particolari in grado di riarticolare le procedure tecniche in funzione dei 'desiderata' .

L'arte precedente ha focalizzato l'attenzione sulle strutture superficiali , sulla figura intesa come forma esteriore dei corpi , sulla sola fase operativa e realizzativa del processo creativo , sui processi della visione e della percezione , sul lato simbolico e psicologico ; sempre ha posto al centro dell'attenzione l'opera , il prodotto finito , l'evento come apparizione e feticcio . La stessa prospettiva , che costituisce la forma simbolica più carismatica dell'arte , è solo un sistema di rappresentazione ordinato della visione superficiale .

Ma l'arte attuale rifiuta il pedante e desueto discorso sull'opera per approfondire altre pratiche che spostano l'attenzione sul processo creativo dell'artista , sulle regole e metodologie anche computerizzabili di riciclaggio e composizione dei vecchi e nuovi stilemi . Non è più l'opera che interessa ma il modo in cui ci si arriva , il processo che consente di pervenire al prodotto . In questa pratica creativa le strutture profonde del fare dell'artista acquistano una rilevanza mai avuta prima . L'artista , grazie anche ai sussidi elettronici , crea appositi sistemi di riferimento epocali , categoriali , determina particolari inferenze sistemiche , produce opere che hanno come sottofondo strutture epocali mai esistite prima .

L'immaginazione diverge decisamente dal tempo storico per entrare in un tempo simulato dove le memorie sono in grado di avere milioni di interazioni al secondo , dove il concetto di prima e dopo reale viene sostituito dall'età sistematica ed astratta che emerge dai dai dell'elaboratore elettronico . L'immaginazione trasforma le sue caratteristiche 'genetiche' , prevalentemente visivo-mimetiche e si trasforma in fornace di schemi temporali , di ideogrammi , di segni e simboli utilizzati per rappresentare un'idea corrispondente ad un oggetto o una nozione astratta o delle interazioni causali tra enti , ecc.

L'immaginazione si trova al punto d'incontro tra i processi interiori dei corpi rappresentati e i processi interiori dell'artista che crea . Immaginazione non si identifica con il vedere con gli occhi , ma anche con il vedere con la mente . L'immaginazione nel suo momento ideogrammatico si pone quale ponte tra arte e scienza , quale intuizione olistica ed immagine conoscitiva . L'immaginazione non si ferma più soltanto all'esteriorità dei corpi , ma penetra nelle funzioni , ei processi morfogenetici . L'immaginazione è un qualcosa di più di un semplice vedere ciò che si pensa , è anche un modo di conoscere , di rappresentare le proprie ipotesi , di aiutare a pensare e visualizzare anche ciò che non si è soliti pensare .

Ed è a questo punto che l'immaginazione incontra la facoltà mentale della fantasia , la più libera e indipendente della mente umana ma molte volte anche la più assurda ; infatti sfocia sovente nella irrealizzabilità delle sue proposte , dei suoi pensieri . Ma anche la fantasia oggi sta subendo una mutazione , non si può più parlare soltanto di fantasia bensì occorre discutere sulle nuove possibilità della cosiddetta : fantasia-creativa .

La fantasia-creativa sposta il suo livello di operazione e possibilità realizzativa su di un piano prettamente mentale , dove agiscono le inferenze cronosistemiche , i sistemi categoriali e l'immaginazione ideogrammatica . Le strutture mentali si adeguano alla nuova natura artificiale che è data dal sistema culturale a cui oggi si è pervenuti .

Gli artisti , come gli eroi ed i cavalieri di un tempo , si avventurano nei meandri di questo continente sconosciuto , nei labirinti della conoscenza alle tracce di un tesoro perduto , del ' metasistema di riferimento categoriale ' , unica possibilità di salvezza per sfuggire alla morsa azzerante ed annichilente della settorializzazione , della indiscriminata relatività dei sistemi fantasmi che illudono gli uomini in miraggi inesistenti , che conducono ad un comportamento dissociato e sterile , all'ibernazione della libertà di pensiero che trova nell'anarchia il suo refrigerante .

La parcellizzazione culturale , la sua poliedrica dicotomia , la scomposizione relativistica della conoscenza indicano ai pochi cavalieri della cultura che sono rimasti la gravità del pericolo dell'annullamento dell'attività umana in azioni incontrollate e controproducenti e , quindi , l'urgente necessità di ritrovare un sistema unificato di riferimento , un ' metasistema conoscitivo ' capace di esprimere pienamente il profondo desiderio di libertà posto nei cuori di tutti , che non è l'anarchia ad oltranza o il semplice libertinaggio , ma è la volontà etica di pervenire...e... Dio solo sa a che cosa .




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12 - Diz. di Filosofia , di Abbagnano , voce Arte .
13 - R. Feyerabend , Scienza come Arte , pag. 35 .
14 - Ibidem , pag. 35 .
15 - Ibidem , pag. 53 .
16 - L'estetica nella scienza , J. Wechsler , pag. 10 .
17 - Ibidem , pag. 10 .
18 - R. Thom , Stabilità strutturale e morfogenesi , pag. 366 .
19 - Ibidem , pag. 364 .
20 - Carlo Sarno , Libro-manifesto (Profetismo) , S.E.N. , Napoli , 1981 , pag. 14 .
21 - Rolando Scarano, Introduzione alla pratica scientifica dell'architettura, S.E.N., Napoli, 1979, pag.72.
22 - C. Sarno , Libro-manifesto (Profetismo) , pag. 49 .
23 - Bruno Munari , Fantasia , Laterza , Bari , 1977 .





continua...

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FONTE : libro " Arte , Tempo e Simulazione " di Carlo Sarno , pubblicato con STE edizioni a Napoli nel 1989 .








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