sabato 14 marzo 2020

ARTE, TEMPO E SIMULAZIONE (Cap. 4° - SIMESI), di Carlo Sarno




Carlo Sarno

ARTE , TEMPO E SIMULAZIONE
il paradigma sovrastorico nella cultura scientifica e artistica contemporanea

 



La " Trilogia Sovrastorica " tratta delle modalità di ingresso del paradigma sovrastorico nella cultura scientifica e artistica contemporanea .
" Arte , Tempo e Simulazione " è un saggio teorico-scientifico sul concetto di sovrastoria . L'Autore sostiene che il tempo si dissocia in due posizioni fondamentali : il tempo-storico , che costituisce il tempo della produttività alienata e gli atteggiamenti predeterminati ; il tempo-sovrastorico , che svincola l'uomo dai condizionamenti epocali ponendolo in una autonomia di scelta e quindi in una ridefinizione dei fini dell'esistenza . L'aspetto sovrastorico coinvolge anche l'arte e la simulazione . L'arte-sovrastorica focalizza la sua attenzione sui meccanismi che controllano l'intuizione e sulle strutture cronologiche che interessano i processi creativi . Un'arte cosciente della vera libertà creativa è l'unica possibilità di espressione al di fuori dei sistemi di riferimento epocali . La simulazione-sovrastorica è stata denominata " simesi " . Mentre la mimesi opera nel tempo-storico ed è assoggettata al rispecchiamento epocale , la simesi svincola il processo creativo dai fattori del tempo-locale ed assume valenze provenienti da un tempo-globale , quindi sovrastorico . L'artista , lo scienziato , l'uomo che rompe il cordone ombelicale che lo lega al tempo-misura della produttività alienata si ritrova nel pieno delle proprie facoltà creative e progettuali .
Carlo Sarno , 1989

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Indice



Introduzione


Cap. 1° - Il Nuovo Paradigma: la Libertà Sovrastorica

“Il mistero che ci circonda”
Assoluto-relativo
Soggetto senza mondo e oggetto senza pensiero
Connessioni teoriche
Universo ed umanità
Gradi e fibre di realtà
La libertà sovrastorica


Cap. 2° - Arte

Arte e scienza
Arte e azione
La definizione di Arte
L’arte sovrastorica
La composizione sovrastorica
Causazione,creazione ed emanazione
Fantasia ed immaginazione


Cap. 3° - Tempo

Inquadramento teorico del tempo
Mutamenti nella concezione temporale
Il Tempo Sovrastorico
La cronologia:ipotesi disciplinare
Cronosistemi di riferimento categoriale
Operazioni logiche tra cronosistemi
Rappresentazione cronografia
Delle configurazioni temporali
La memoria:alcune indicazioni
Automorfismi temporali:genosequenze e fenosequenze


Cap. 4° - Simesi

Mimesi e creazione
Simesi
La pratica scientifica della creatività
Teoria delle categorie
Alcuni “modelli+struttura visiva”
Appendice: programmazione cronologica


Cap. 5° - Atomo,automa o essere-umano?

L’insidia dei sistemi
L’uomo-atomo
L’uomo-automa
L’essere-umano
Alienazione o eticità


Conclusione

Bibliografia





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Capitolo 4°:  Simesi


Mimesi e creazione

Simesi

La pratica scientifica della creatività

Teoria delle categorie

Alcuni ' modelli+struttura visiva '

Appendice : programmazione cronologica





Mimesi e creazione



Fino ad oggi , tutti i modi di considerare l'arte hanno oscillato tra questi due poli : l'arte-imitazione ( mimesi ) e l'arte-intuizione ( creazione ) .

La prima affonda le sue origini in Platone , con un carattere negativo , che poi si trasforma positivamente in Aristotele allorché suscita risonanze interiori benefiche e quindi catarsi . Nel tempo l'arte-imitazione si è evoluta in diverse maniere trovando la sua cristallizzazione nel realismo ottocentesco , nel neo-realismo post-bellico e nella possente teoria del rispecchiamento della estetica di G. Lukacs .

La seconda trova la sua giustificazione ed affermazione nel genio rinascimentale , in presupposti mistici e metafisici , nell'atteggiamento romantico e nelle filosofie idealistiche del primo novecento .

L'arte-imitazione amplifica il lato normativo dell'arte , lo stile 'accademico' . Istituisce una serie di regole formali integrate al sistema segnico convenzionale della società per consentire una buona comunicazione e controllata espressione . Si interessa primariamente della struttura superficiale dell'oggetto da rappresentare . Disarticola 'opera-tecnica-artista' in ambiti distinti ed interagenti prevalentemente secondo regole prefissate .

Al contrario l'arte-intuizione introduce come momento essenziale del processo artistico l'ispirazione creativa che non esige una particolare tecnica per poter pervenire all'espressione pura . Si fonda sulla deroga , sull'originalità , sull'anarchia dei codici , sul problema della comunicazione dell'essenza umana e quindi sulla decifrabilità dell'ineffabile .

Questa visione dualistica ed analitica del rapporto mimesi/creazione dà origine a divergenze che non collimano con l'esigenza di considerare globalmente il 'fare' dell'uomo . Per questo motivo si preferisce porre ora i termini della questione in un sistema teorico sintetico che consenta di integrare creazione e mimesi come fattori interni ad un processo generale che partendo dall'intuizione attraverso l'impressione pervenga all'espressione e quindi al prodotto finale .

Dalla descrizione del diagramma teorico seguente , si estrapolerà chiaramente che mimesi e creazione costituiscono il metaprocesso artistico in grado e misura diversa , variando il loro rapporto , a seconda delle esigenze e finalità . Dunque , primariamente abbiamo l'intuizione , la sorgente della coscienza . Coscienza oggettiva (collettiva) e coscienza soggettiva (individuale) sono i campi semantici dove agisce l'intuizione .

Dall'interazione dei due campi si generano le reciproche particolarità : la coscienza oggettiva richiama la teoria del rispecchiamento , la norma , l'imitazione e la mimesi ; la coscienza soggettiva invece l'originalità , l'individualità , la creatività . I due poli stratificano e sedimentano l'intuizione accentuando ora l'uno ora l'altro fattore costitutivo . Dal sistema dell'intuizione si perviene al sistema dell'impressione .

L'impressione in questo caso è da intendersi come l'impronta lasciata nell'animo dall'intuizione , come l'effetto o sensazione scaturita dall'eccitazione provocata dall'intuizione . Realismo oggettivo e realismo soggettivo sono i due ambiti in cui si muove l'impressione . Introversione ed estroversione caratterizzano le modalità di osservazione delle sensazioni che possono provenire sia dall'interno che dall'esterno a seconda della posizione dello stimolo .

L'intuizione dello stimolo interno od esterno che ha provocato le diverse impressioni convergono in un terzo sistema , quello della espressione . Il sistema espressivo è legato alla comunicazione , interpretazione delle impressioni e quindi codificazione . Il codice può essere oggettivo , convenzionale , oppure soggettivo , personale .

Le diverse dicotomie attraversate nell'iter processuale danno origine ad un sistema inferente che , connettendo dialetticamente gli opposti , genera il prodotto come sintesi inscindibile di sentimento e ragione , soggettività e oggettività , creazione e mimesi .








Simesi


La Simesi è una : " ...nuova categoria dell'arte che ingloba la mimesi classica . Mentre la Mimesi vede un oggetto storico e cerca di rappresentarlo nel modo più corrispondente al reale , la Simesi opera con un oggetto , un contenuto sovrastorico , con una tecnica sovrastorica per una creazione sovrastorica . La Simesi elabora un contenuto astratto (perché Sovrastorico) con una tecnica presumibilmente concreta " (32).

Ma , a questo punto , occorre chiarire con cosa si intende per astratto e concreto , come muta a seconda dei punti di vista il loro significato . In effetti non si può mai dire che cosa sia astratto e che cosa sia concreto : il giudizio dipende sempre dal sistema di riferimento categoriale e dalla relatività di esso . Per un idealista sarà la realtà contigente ad essere inconoscibile ed il mondo delle idee invece a portata di mano , e viceversa per un materialista .

Comunque resta che la simesi consente di pervenire ad una mediazione tra l'astratto e il concreto , tra l'assoluto e il relativo , tra l'eternità ed il tempo . In questo senso la simesi può definirsi nel seguente modo : " metodo di rappresentazione dei processi formativi dell'immaginazione " . In altre parole la simesi focalizza l'attenzione su ciò che conduce alla creazione , all'azione , alla rappresentazione artistica .

D'altra parte il termine simesi deriva proprio dall'incontro della mimesi con la simulazione , intesa quest'ultima come : " la tecnica capace di riprodurre il funzionamento di un sistema , di qualsiasi tempo , attraverso un certo numero di variabili " . A livello intuitivo la simesi è sempre stata utilizzata dall'uomo ma , fino ad oggi , non aveva mai avuto una formalizzazione , non si era mai sistematizzato il processo che dalla fantasia , tramite schemi temporali , determina inferenze sovrastoriche denominate solitamente ' immaginarie ' .

Nei paragrafi seguenti si tenterà di dare , dove sarà possibile , un assetto sistematico al problema e , dove la materia è più oscura , di formulare delle ipotesi , benché la novità teorica renda ostica l'argomentazione . Qui descriverò per grandi linee come in modo naturale l'uomo utilizza la simesi .

Dunque , dovunque sussista il rapporto tra cultura e utilità , quindi tra contenuto e tecnica concreta , esiste anche un sistema trasformatore tra i due termini .



In questo diagramma si evidenzia chiaramente il ruolo di sistema trasformatore della simesi , che equivale nell'ambito della facoltà immaginativa alla funzione complessa che può assolvere un computer appositamente programmato in un analogo processo .

Pertanto è palese la potenzialità di adottare un modello simulativo per ricreare analiticamente e controllare il processo della simesi . Si ha un input , le informazioni entrano nel sistema di trasformazione che elabora prima i contenuti astratti , poi individua gli schemi temporali , si determinano le tecniche attuative ed infine la riaggregazione sistemica produce l'output .

Un altro modo sintetico di descrivere la processualità è quello che si rifà maggiormente all'aspetto psicologico . Il diagramma seguente esplica chiaramente l'atteggiamento mentale della persona che utilizza la simesi :



A titolo esemplificativo , per descrivere strutturalmente il processo della simesi in una visione sistemica , ho elaborato questo ulteriore diagramma :



Concludendo , la simesi è un sistema di trasformazione categoriale connesso con le strutture temporali che consente la metamorfosi di sistemi storici in sistemi sovrastorici e quindi la estrinsecazione di tutto il potenziale creativo sovraepocale dell'uomo .




La pratica scientifica della creatività


In ogni scienza sono presenti due momenti fondamentali : " il primo (teorico) consiste di tutte le proposizioni più o meno generali (leggi) di tale scienza , rigorosamente collegate fra loro in modo da costituire un unico sistema facente capo ad alcuni principi generalissimi , specifici per la teoria considerata o comuni a essa e ad altre teorie ; il secondo (empirico) consiste di alcune procedure chiaramente indicate , che permettono di connettere all'esperienza le proposizioni particolari ricavabili dal sistema anzidetto " .

Tale citazione (tratta dall'Enciclopedia dell'Est , vol. IX , v. Scienza pag.169) esplicita chiaramente il ruolo sistematico della scienza nel sistema conoscitivo totale .

Pertanto , il 'corpus disciplinare' , nel processo di creazione sovrastorica , assume il ruolo di controllo di operazioni e soprattutto di trasformatore di cultura-informazioni , nella più vasta accezione di trasformatore di certe proprietà 'x' del sistema epocale in proprietà 'y' . In altri termini il corpus disciplinare corrisponde ad un insieme di regole , procedure , principi . Gli elementi di questo insieme , secondo il problema affrontato , si connettono tra di loro in maniera tale da costituire un sistema trasformatore capace di raggiungere le finalità predeterminate . Il prodotto sovrastorico e il tipo di conoscenza che deriva dalla applicazione di queste leggi di inferenza acquistano un senso solo all'interno delle regole secondo le quali vengono applicate tali teorie al sistema epocale ed alle serie formali .

Risulta quindi palese l'importanza di una definizione delle regole di trasformazione categoriale a cui ci si riferisce nelle diverse fasi della creazione . Infatti è solo allorché si rimanda - nell'ambito del pensiero - ad un sistema di procedure e metodi ben precisati che si può pervenire ad un effettivo controllo del problema ; inoltre ciò consente di determinare con buona approssimazione il campo d'azione specifico della creatività . Mancando un sistema di riferimento categoriale si cadrebbe nel solito errore di produrre una serie di azioni ed intuizioni disarticolate tra di loro ed incontrollabili , fenomeno questo che comporta , come sicura conseguenza , una creazione manchevole alle finalità preposte ed eterodiretta .

E' per questo che un approccio scientifico alla creatività risulta un fattore determinante per definire chiaramente il campo della disciplina artistica , evitando delle azioni creative che conducano l'artista ad una arbitrarietà inconcludente e contraria alla crescita della conoscenza umana .

A proposito del concetto di corpus disciplinare artistico occorre dire che : " ...quando V. Pareto introdusse nella sociologia un metodo logico-sperimentale , si verificò per la prima volta anche qui un fenomeno noto fino ad allora nella fisica : fuori dal metodo definito dall'autore non si era più in grado di indicare di cosa effettivamente si parlasse " (33).

Anche per l'arte è giunto quindi il momento di identificare la creatività con un metodo logico-sperimentale che specifichi chiaramente il suo campo di intervento . L'azione , ovvero il processo creativo " ...viene acquisito completamente e criticamente come punto di partenza , luogo di lavoro , materia prima su cui si lavora , oggetto astratto che deve essere trasformato per produrre un oggetto concreto " (34) .

Ne deriva che la pratica creativa " ...è da intendersi come processo di trasformazione di una determinata materia prima , operata da un determinato lavoro umano intellettuale , facendo uso di particolari tecniche per determinare un particolare prodotto . Tale prodotto inteso come organizzazione simbolica - dei cronemi - viene ancora trasformato da un determinato lavoro umano intellettuale , mediante l'ausilio di determinati sistemi tecnologici , in un prodotto d'uso che può considerarsi - l'opera - ...nella sua fase finale " (35) .

L'uso sistematico di procedure , regole di trasformazione e dei criteri che costituiscono il corpus disciplinare e metodologico di una corretta e serrata pratica scientifica della creazione , è implicito nel modo di concepire la pratica artistica come sistema di trasformazione di determinati inputs in determinati outputs .



Interpretazione dei fenomeni temporali :

In ogni sistema aperto l'inputs fondamentale è costituito da un feedback sovraepocale che contemporaneamente agisce da meccanismo di controllo . Il processo di interpretazione diretta dei contenuti temporali rappresenta la prima operazione di ' trasformazione ' e permette l'esplicitazione degli obiettivi generali del sistema .



Gli obiettivi generali :

Costituiscono il termine di riferimento principale a cui subordinare le varie decisioni parziali , le relative strategie di intervento e le risoluzioni conclusive .



I requisiti vincolo :

Costituiscono i fattori indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi ; i requisiti vincolo servono ad esplicitare il contenuto delle operazioni , delle scelte e delle decisioni necessarie per superare gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento degli obiettivi . L'organizzazione di sequenze congruenti con le esigenze categoriali presuppone una conoscenza dettagliata del comportamento categoriale . Risulta quindi necessario individuare e definire i 'modi' secondo cui le categorie interagiscono con le sequenze creative . Questi modi vengono esplicitati mediante la descrizione dei cronemi (attività elementari) e del modello comportamentale che da esse scaturisce , concordemente ai contenuti degli obiettivi iniziali ed ai requisiti relativi all'organizzazione .



I cronemi (attività elementari) :

I cronemi costituiscono le invarianti fondamentali sulle quali si basa tutto il processo di definizione delle richieste di prestazione ; per cronema si intende un processo creativo elementare , un'azione creativa . Necessità di trattare i cronemi non sotto il profilo delle relative implicazioni formali-temporali . Le relazioni sono espresse , in questo caso , dalle compatibilità formali , da quelle spazio-temporali e dai legami di interazione semantica .



I parametri :

Sono quei fattori che riescono a caratterizzare l'intorno temporale-semantico ottimale per lo svolgimento di ciascun cronema , ossia di ciascun processo creativo (parametri temporali , categoriali , relazionali , formali , semantici , ecc.) .



Parametri temporali :

Contempraneità : permette di selezionare i cronemi per lo studio delle compatibilità .

Consequenzialità : stabilisce dei legami di attrazione di tipo funzionale-semantico .



Parametri categoriali :

Sono esplicitati da quei fattori che riescono a caratterizzare l'intorno temporale epocale ottimale per lo svolgimento di ciascun cronema (intorno fisico , biologico , sociale , ecc.) .



Parametri di relazione :

Interazioni tra comportamenti e comportamenti

Interazioni tra comportamenti e categorie

Interazioni tra comportamenti e strutture del tempo

Interazioni tra comportamenti e simboli



Parametri semantici :

Gruppo elementare di categorie : definisce il numero minimo di categorie necessarie per qualificare l'attività elementare in esame ( serve per la quantificazione dimensionale dei cronemi ) .

Tipo di comportamento temporale : specifica il modo in cui si svolge un'attività in rapporto alle caratteristiche categoriali .

Grado di centralità : definisce la potenziale collocabilità di una attività nella sequenza temporale , precisando il grado di indifferenza e la dipendenza da esigenze semantiche .

Complessità semantica dei simboli : definisce le caratteristiche qualitative e quantitative dei simboli , evidenziando l'eventuale necessità di tempi di relazione .

Flessibilità : rappresenta sia la predisposizione di un cronema a permettere lo svolgimento di una serie di attività , contemporanee o anche successive tra di loro , sia la disponibilità a consentire i mutamenti dovuti alle probabili variazioni di alcuni requisiti specifici .

Componibilità : è la predisposizione di un cronema ad essere associato ad altri analoghi per un periodo di tempo più o meno determinato .



Unità temporale :

L'insieme di cronemi non ulteriormente scomponibili aventi parametri tipologici omogenei e quindi modularizzabili per tutte le situazioni di applicazione della progettazione del sistema epocale . Essa non è un cronema ma la descrizione degli attributi che deve possedere un cronema per consentire il migliore svolgimento di quella o di quelle attività creative . L'unità temporale , intesa come tempo teorico , può dar luogo a infinite soluzioni progettuali o processi creativi , purché rispondenti alle prestazioni richieste dalla unità temporale .



La fase operativa :

Consiste in un confronto fra tutti i cronemi operato tenendo conto contemporaneamente degli aspetti semantici , spaziali e temporali ed in una successiva organizzazione degli stessi in sub-sistemi , la cui struttura di relazioni interne risulti quella ottimale sia per compatibilità che per rapporti di omogeneità processuale . La procedura che porta a tale soluzione è una procedura di ottimizzazione e pertanto la tipologia dei risultati risulta subordinata alla gerarchia di importanza stabilita per i vari parametri .

Tale gerarchia , però , deve essere definita in maniera che siano rispettati in pieno i contenuti degli obiettivi di partenza . I sottosistemi così individuati rappresentano le unità temporali , ovvero le invarianti che sotto il profilo semantico-categoriale permettono di definire dopo una serie di successivi affinamenti il modello di organizzazione del processo creativo . L'organizzazione del sistema di riferimento sovraepocale è quindi inteso come invariante strutturale del complesso delle soluzioni progettuali compatibili col sistema di requisiti e si propone come uno strumento di guida e controllo atto a garantire una chiarezza di contenuti , in quanto sistema di definizione di prestazioni relative ad un sistema di cronemi . A questo punto un diagramma sintetico del processo organizzativo :





Definizione della funzione obiettivo :

Dall'ipotesi che la separazione di due cronemi i e j comporta per la sequenza una coerenza tanto più bassa quanto più alto è il valore di associazione fra le stesse , deriva l'opportunità di individuare nella inferenza semantica fra i cronemi una adeguata misura della coerenza unitaria di interazione fra due generici cronemi . Data l'impossibilità di individuare un criterio generale valido per tutti i possibili casi , risulta necessario stabilire di volta in volta una scala soggettiva di valori che esprima l'importanza che si ritiene di attribuire alle inferenze relative ai vari significati . Facendo riferimento ai concetti fin qui espressi , il valore di associazione fra due generici cronemi i e j viene ad essere formulato come somma del numero di significati comuni fra gli stessi per il valore di coerenza sistemica relativo all'attività ì ed il numero di significati comuni per il valore di coerenza sistemica relativo al cronema j .

Si avrà cioè : Aij = SijVi + SijVj

dove

Aij = valore di associazione fra i cronemi i e j .

Sij = numero di significati comuni tra il cronema i e il cronema j .

Vi = coerenza sistemica relativa al cronema i .

Se il numero dei cronemi da sequenzializzare è 'n' e Iij è il valore dell'inferenza semantica tra le sequenzialità relative a due generici cronemi , la funzione obiettivo risulterà del tipo :



Il valore di coerenza totale della sequenza risulta uguale alla sommatoria dei valori dell'associazione di tutte le coppie di cronemi moltiplicati per il valore di inferenza semantica corrispondente alle diverse sequenzializzazioni in cui quei cronemi sono sistemati . Il problema della ottimizzazione della inferenza semantica consisterà quindi nel cercare quella particolare sequenza per cui il valore di coerenza totale della sequenza O risulta massimo , cioè nel posizionare i cronemi in modo tale da condurre l'inferenza semantica totale ad un valore massimo .



Tecniche di ottimizzazione temporale :

Metodo additivo : il metodo additivo parte da un tempo vuoto e tende in modo graduale , attraverso il controllo della coerenza parziale che si ottiene localizzando i cronemi uno per volta , alla costruzione di una sequenza tale da massimizzare la coerenza complessiva delle inferenze semantiche . In sintesi :

1) si parte da un cronema ,

2) si opera in un tempo vuoto non definito né dimensionalmente ( gradi di realtà ) né a livello di inferenze semantiche ,

3) aggiunta di un cronema alla volta e tensione verso la coerenza ottimale .

Metodo permutazionale : il metodo permutazionale parte da una sequenza iniziale causale e tende alla massimizzazione della coerenza mediante successive permutazioni . In sintesi :

1) determinazione di un tempo T di localizzazione ,

2) determinazione delle inferenze semantiche all'interno di T ,

3) dimensionamento dei cronemi secondo un unico sottomodulo ,

4) definizione di una sequenza causale iniziale ,

5) modifica della sequenza attraverso la permutazione dei cronemi per massimizzare l'efficienza delle inferenze e quindi ottimizzare la coerenza ,

6) valutazione delle sequenze ottenute .



La tessitura temporale :

La tessitura del tempo è intesa come fenomeno percettivo fondato sulla presenza di piccoli eventi che giustapposti a gruppi compongono delle entità temporali riconoscibili : serie , sequenza , macrosequenza , mediosequenza , microsequenza , ecc.. Nello studio della tessitura temporale e quindi delle prime emergenze di formatività , si utilizzano diversi fattori sintomatici , di cui qui ne elenco alcuni :

1) differenziazione cronematica ,

2) disponibilità alla tensione ,

3) possibilità di generare attraverso le relazioni intercorrenti nuovi cronoschemi ,

4) possibilità , attraverso la variazione , di definire nuovi aspetti morfologici ,

5) i modi e le direzioni su cui le diverse trame , serie , sono state istituite ,

6) i significati di conflitto ,

7) l'urto tra cronoschemi e forme aperte ,

8) i significati di margine .

La tripartizione stabile-instabile-connettivo opera sia in relazione alle cronosequenze sia in relazione ai tipi di frontiera , definendone la classe di proprietà . Una procedura utilizzata è la seguente :

1) si assegnano alle cronosequenze le qualità primarie ,

2) si individuano per ogni cronosequenza i tipi di confine ,

3) assegnazione delle qualità primarie alle frontiere ,

4) le cronosequenze e le frontiere dovranno essere individuati per il cronosistema generale e per i cronosottosistemi ,

5) determinazione dei raccordi qualitativi .



Fasi dell'analisi cronosintattica :

a) determinazione della 'scala' di analisi ,

b) individuazione dei cronemi per i diversi cronosistemi ,

c) scelta di parametri che consentano la individuazione di cronoschemi e cronotropismi ,

d) disaggregazione delle macrosequenze del cronosistema in sottosistemi cronoschematici ,

e) individuazione dei confini delle sequenze e loro definizione ( semplice confine , zona di frontiera , barriera ) ,

f) determinazione delle pregnanze semantiche cronoarmoniche ,

g) individuazione dei 'poli-formali-temporali' e orientamenti (ove il vettore ha un valore proporzionale alla intensità semantica della sequenza nella direzione del vettore stesso)

h) determinazione delle tessiture temporali (intersezioni di gradi di realtà) , condensazioni e rarefazioni , istogrammi ,

i) individuazione dei tracciati regolatori (cronoschemi elementari) ,

l) individuazione dei reticoli modulari (coordinazione processi) ,

m) individuazione di sistemi proporzionali , cronoarmonici ,

n) costruzione di uno schema sintetico del processo morfogenetico .



Ora ritengo opportuno elencare una serie di definizioni riguardanti l'aspetto spazio-temporale (cronotopico) . Queste definizioni sono molto utili nella fase operativa poiché , specificando i termini delle interazioni , consentono una giusta pratica del sistema concettuale di trasformazione . Inoltre pongono un ponte tra le proprietà dello spazio e quelle del tempo , una analogia che con un peculiare approfondimento può dare un notevole contributo alla comprensione dei processi olistici del pensiero umano .



Cronomatica : è lo studio delle proprietà delle figure cronotopiche che rimangono invarianti anche quando le figure temporali stesse sono sottoposte a trasformazioni così radicali da perdere le loro proprietà seriali e proiettive .

Serie : è un insieme di cronemi tra i quali intercorre una qualsiasi relazione definibile e nel quale o sia possibile distinguere più parti o determinare un tutto omogeneo .

Serie connessa : è una serie nella quale ogni cronema può essere connesso con un altro qualsiasi della stessa serie tramite un cronoschema che giaccia interamente nell'ambito della serie .

Serie chiusa : è una serie che include i confini come parte della serie stessa .

Serie aperta : è una serie che non include i cronemi di confine o è illimitata ; una serie aperta è definita come una serie in cui ogni cronema ha un intorno che giace interamente entro la serie stessa .

Sequenza : un insieme di cronemi tra i quali intercede una relazione di prima e dopo .

Confine : insieme di cronemi di una serie per i quali non esiste alcun intorno che giaccia completamente nell'ambito della serie .

Serie di frontiera : fra due serie A e B si definisce come quella serie che è esterna ad A e B e che viene sempre attraversata se si collega un qualsiasi cronema di A ad un qualsiasi cronema di B .

Barriera : è una serie di frontiera che oppone una forte resistenza al collegamento di cronemi appartenenti alle due serie .

Relazione : è il legame intercorrente fra i cronemi , può essere di tipo sequenziale , funzionale , semantico , ecc..

Cronema : elemento minimo della serie con una sua identità semantico-formale determinato ad una particolare scala o grado di realtà .



Relazioni cronomatiche elementari :

Prossimità : sussiste se due cronemi C1 e C2 sono connessi in modo tale che rispetto ad un sistema di riferimento categoriale esiste un terzo cronema C3 che stabilisce un legame indiretto tra C1 e C2 .

Separazione : due cronemi sono separati se non esiste un funtore che li connetta direttamente o un terzo cronema che li connetta indirettamente .

Compenetrazione : si verifica quando l'intersezione di due cronemi C1 e C2 è diversa dall'insieme vuoto , cioè se i due cronemi interagiscono ; i punti appartenenti al sottoinsieme C1 danno luogo ad una zona ambigua (intervallo ambiguo) di contemporanea appartenenza ad entrambi i cronemi .

Inclusione : caso particolare della relazione di compenetrazione , si verifica quando un cronema è totalmente all'interno dell'altro , cioè è un sottoinsieme di un altro cronema .



Relazioni cronomatiche ordinative :

Ordine : una qualsiasi relazione tra due o più cronemi che possa essere espressa come una regola .

Ordine seriale : è quello proprio della relazione di prima e dopo .

Ordine olistico : è quello che consiste nella disposizione reciproca delle parti di un tutto ( sinergia ) .

Successione : la relazione di successione utilizza il concetto di ordine seriale e crea delle sequenze di cronemi separati che hanno un principio ed una fine ed eventualmente una direzione semantica determinata ( obiettivo ) .

Continuità : anche la relazione di continuità utilizza il concetto di ordine seriale e crea delle sequenze di cronemi che soddisfano la relazione di compenetrazione ( evoluzione ) .



Schemi cronomatici :

Grappolo : struttura amorfa , si fonda solo sulla prossimità .

Gruppo : quando la struttura oltre a fondarsi sulla prossimità possiede anche un ordine .

Centralità : si collega al concetto di ordine olistico e rappresenta l'organizzazione radiocentrica di un inseme di elementi cronomatici rispetto ad un cronema ( la circolarità rientra nello schema della centralità ) .

Assialità : si collega anch'essa al concetto di ordine olistico e rappresenta l'organizzazione sequenziale di un insieme di elementi cronomatici rispetto una finalità che ne determina la linearità .





Teoria delle categorie


Eilenberg e Mac Lane sono i fondatori della teoria delle categorie , una teoria che nasce all'nterno della logica contemporanea . Essi affrontano il problema degli isomorfismi naturali fra strutture dello stesso tipo ed a questo scopo introdussero il concetto di categoria e di funtore fra categorie .

Una categoria è data da un insieme di elementi e da morfismi che ne soddisfano gli assioni .

Un funtore può definirsi come un morfismo fra categorie .

Un morfismo (una funzione) si rappresenta geometricamente con una freccia tra il dominio e il codominio della funzione stessa . Ad esempio si può scrivere f : A -> B o che è lo stesso Af -> B .

La rappresentazione geometrica di problemi funtoriali consente una visione unificata dove le invarianti delle variazioni sistemiche possono essere descritte semplicemente con diagrammi di frecce . Quindi lo studio delle categorie equivale allo studio dei funtori fra categorie così come lo studio dei gruppi equivale a quello dei morfismi tra gruppi . Le trasformazioni naturali possono essere considerate come morfismi tra funtori .

Prima di mostrare alcune applicazioni crono-categoriali ritengo opportuno accennare brevemente ad un'altra teoria fondamentale della logica contemporanea : la teoria dei ' topoi ' elementari .

Innanzitutto occorre introdurre il concetto di ' fascio ' che nasce per stabilire un modo di ' incollare ' fra di loro degli oggetti , ossia per determinare un modo per parametrizzare le variazioni di insiemi . Un ' sito ' è definito da una categoria e da una topologia di Grothendieck . Un topos si può concepire come : " ...una categoria i cui oggetti sono i fasci e i cui morfismi sono le trasformazioni naturali - oppure come - ...la totalità degli insiemi che variano su un dominio , su un sito " (36) .

Ad ogni teoria può essere associato un ' sito ' e quindi le fibre del sito si possono vedere come modelli della teoria associata e viceversa . Il ' topos elementare ' è una categoria cartesiana chiusa in cui la strutturazione interna delle famiglie di sottoggetti è individuabile a partire dall'oggetto classificatore che determina anche la logica interna di un topos . La teoria dei topoi elemenari è in sintesi la fusione delle teorie categoriali con il concetto di insieme variabile . Questa ricerca , che sfocia in termini generali nello studio della struttura invariante dei concetti matematici , ultimamene ha generato altre due discipline : la semantica funtoriale e la teoria funtoriale dei modelli .

Comunque ora trasliamo le nozioni provenienti dalla logica categoriale trasformandole in possibilità applicative all'interno di considerazioni cronosistemiche .

Una cronocategoria è data da un insieme di cronemi e da cronofuntori che ne soddisfano la coerenza . Un cronofuntore può definirsi come un morfismo fra cronocategorie . Tali analogie consentono di adoperare in questa nuova ottica temporale tutte le procedure categoriali .

Per esempio , siano F e F' due cronofuntori da C a C' , per compararli occorre vedere che trasformazioni esistono fra di essi . Una trasformazione naturale Y: F -> F' tra i due cronofuntori è data specificando per ogni A di C un morfismo YA : F(A) -> F'(A) di C' tale che per ogni freccia f:A -> B di C si abbia il seguente diagramma commutativo ( per commutativo si intende un'operazione in cui il risultato non cambi mutando l'ordine dei termini ) :



Le diverse YA e YB sono le componenti della trasformazione naturale e determinano univocamente Y . La ' naturalità ' della trasformazione e la commutatività del diagramma derivano dal fatto che le componenti sono definite simultaneamente per tutti i cronemi . E così di seguito si possono adoperare opportune inferenze teoriche ed analogie procedurali .

Un accenno è da farsi alla " prospettiva cronocategoriale" come caso particolare della rappresentazione dei prodotti fibrati . La prospettiva cronocategoriale avviene quando cronofuntori agiscono tra cronocategorie situati in campi epocali diversi . La strutturazione ' in prospettiva ' delle famiglie di cronemi risulta determinata dal cronema classificatore e dall'azione del cronofuntore sovraepocale corrispondente . Una visualizzazione di tale prospettiva cronocategoriale potrebbe essere la seguente :



Le leggi prospettiche , per analogia , sono identiche alle equivalenti trasformazioni naturali e categoriali . Come i rapporti geometrici ordinano la nostra percezione spaziale così i cronofuntori ordinano la nostra percezione temporale ; come esistono rapporti geometrici proporzionati e armonici , così esistono rapporti funtoriali proporzionati e armonici (o naturali) .




Alcuni " modelli+struttura visiva "


Con " modelli+struttura visiva " si intendono delle ipotesi e dei tentativi di sinettica , sinergia concettuale , che vengono esplicati in modo intuitivo ed olistico mediante degli schemi visivi . I " modelli+struttura visiva " evidenziano quindi delle possibilità di connessione interdisciplinare nello studio delle strutture temporali .

Seguono ora alcuni modelli le cui immagini saranno accompagnate da brevi commenti .



Modello del tronco d'albero :



a) dove affondano le radici dell'immaginario ?



Analizziamo una sezione del tronco longitudinale :



a) le fibre del nocciolo hanno una permanenza elevata nel tempo ,

b) le fibre man mano che si allontanano dal nocciolo sono caratterizzate da una presenza temporale minore ,

c) la sezione del tronco cresce con l'aumentare di fibre ovvero di subsequenze gravitanti intorno alla sequenza formale del nocciolo ,

d) in senso longitudinale il tronco può subire dei movimenti ( influssi epocali volendo ) in riferimento anche alla tipologia del fascio di fibre :





Analizziamo una sezione del tronco trasversale :



a) in questo caso risulta palese l'analogia con il ' modello atomico ' ,

b) la sezione rappresenta un istante 't' e riporta la presenza delle sezioni di fibre che in quell'istante sono presenti ,

c) emerge chiaramente che le connessioni rilevate nella sezione longitudinale ( maggiormente di tipo diacronico ) differiscono dalle connessioni della sezione trasversale che sono di tipo sincronico con aspetti quantistici del tempo ,

d) è importante notare come relazioni assurde per una sezione siano ovvie per un'altra sezione temporale ,

e) lo schema aiuta a comprendere il modello gravitazionale in riferimento ai gradi di realtà .



Fasci di fibre di sequenze formali :



Un fascio è come una sezione di un tronco d'albero . Il fascio di sequenze formali può anche essere incompleto ma può venire prefigurato tenendo presente implicazioni olistiche ,



a) le fibre del nocciolo sono più compatte ed hanno una maggiore stabilità ,

b) gli anelli concentrici possono rappresentare il sistema gravitazionale provocato dalla potenza del nocciolo ,

c) le fibre degli anelli si generano in riferimento al sistema categoriale semantico ( idea portante ) ,

d) la ' corteccia ' rappresenta la zona di frontiera del sistema categoriale ,

e) le fluttuazioni presenza/assenza di una fibra sono compensate dalla nascita o ricomparsa di altre fibre nel sistema ,

f) il seme che ha generato la pianta ( il fascio ) è la fede in un'idea .



Modello meccanico di una sezione temporale :

Si può porre una analogia tra il fascio di fibre temporali e il trattamento della trave nella ' scienza delle costruzioni ' .



a) la flessione temporale equivale ad una trasformazione riformista ,



la forza F può essere considerata come una moda di breve durata che comporta sul sistema fibrato una flessione ; il sistema può reagire al carico semantico opponendo nelle condizioni al contorno di vincolo un momento di segno opposto ; più 'l' , lunghezza temporale , è grande più un piccolo carico può provocare un grande effetto ;

b) il taglio equivale ad una trasformazione rivoluzionaria ;

c) la torsione equivale ad una trasformazione sovrastorica , infatti l'asse resta costante mentre le fibre esterne slittano dal passato al futuro e viceversa ;

d) la stabilità di un sistema dipende dalla potenzialità delle fibre e dal non incorrere in carichi insostenibili per la conservazione dell'equilibrio .



Rappresentazione del rapporto stabilità/livello di realtà :

In base al concetto di livelli riferiti ai gradi di realtà si assegnerà ad una sequenza formale di un livello di realtà forte una maggiore stabilità e viceversa ; i grafici seguenti visualizzano matrici di associazione .





Modello dei ' flussi di coscienza ' :

Consente di rappresentare e visualizzare isomorfismi tra azione , evento e categoria semantica .







Cronogramma prospettico :

Mediante questo metodo di rappresentazione si può costruire una prospettiva temporale sovrastorica che fonde più sequenze formali ( fenosequenze ) in riferimento a strutture temporali , a categorie semantiche ed al punto di vista unificatore della genosequenza che dà coerenza alla costruzione concettuale ; è probabile che l'intervento metadimensionale se è sorretto da forme proporzionate e geometrie semplici provochi strutture cronoarmoniche sovrastoriche ; inoltre questo metodo consente di connettere facilmente diverse categorie con risultati sorprendenti e connessioni metadimensionali ; le categorie possono ordinare le diverse sequenze e prefigurare la disposizione che poi nel sistema compatto genera livelli omogenei .





Analogia con il pentagramma ( e altre scritture musicali ) :



a) i diversi canali del pentagramma equivalgono ai flussi o fibre ,

b) le note sono le categorie ,

c) le strutture intervallari corrispondono ai cronoschemi ,

d) una composizione musicale equivale ad una composizione si serie categoriali , alla composizione di un processo sovrastorico , di uno schema mentale creativo , ecc. ecc... e così di seguito altre analogie .




Appendice : programmazione cronologica


Il processo creativo sorastorico è rappresentato da una successione di atti operativi interdipendenti , metastorici , costituiti da cronemi che procurano un avanzamento verso la sua conclusione . Mediante una metodologia appropriata è possibile pervenire alla individuazione tipologica dei diversi cronemi , alla loro disposizione in ordine sequenziale ed alla analisi delle connessioni che intercorrono tra le sequenze di cronemi appartenenti a sistemi epocali eterogenei .

Esistono due modi di connettere i cronemi : in sequenza , se consecutive in progressione logica ; in parallelo , se contemporanee ma indipendenti dal punto di vista logico .

Le relazioni che intercorrono tra i cronemi disposti in sequenza sono del tipo :

a) relazione fine-inizio : il cronema compreso tra gli eventi B e C per iniziare deve attendere che il cronema compreso tra gli eventi A e B sia terminato ;

b) relazione inizio-fine : inversa della precedente , per cui la fine del cronema B-C dipende dall'inizio del cronema C-D .



Per i cronemi disposti in parallelo le relazioni che tra essi intercedono sono del tipo :

a) relazioni inizio-inizio : il cronema A-B per iniziare deve attendere il simultaneo inizio del cronema C-D ;

b) relazioni fine-fine : la fine del cronema C-D dipende dalla fine del cronema A-B .

Il processo creativo sovrastorico risulta pertanto costituito , se analizzato sotto il profilo dell'ordinamento dei suoi cronemi componenti , da una progressione di sequenze operative , disposte in parallelo o in connessione attraverso mutui legami di natura logica e cronologica .

Si definisce ' margine di un cronema ' la riserva di tempo di cui dispone un cronema componente di un processo creativo nella progressione al termine . Quando un cronema è disposto nella sequenza in modo da risultare in condizioni di criticità totale ( cioè è nulla ogni riserva di tempo inizialmente ad esso conferito ) , deve verificarsi la congruenza cronologica del cronema considerato con gli eventi di inizio e di fine ad esso associati .

La metodologia delle sequenze critiche si pone come obiettivo la ricerca di ottimizzazione delle posizioni cronologiche inerenti ai cronemi costituenti il processo creativo . Inoltre consente di elaborare programmi per la risoluzione automatica dei problemi di sequenzializzazione .

A riguardo si consultino i programmi cronologici esposti da M. Picone nel libro ' Tecnologia della produzione edilizia ' (UTET, 1984) e la vasta trattatistica suggerita nelle indicazioni bibliografiche del libro suddetto .





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32 - C. Sarno , libro-manifesto (Profetismo) , S.E.N. , Napoli 1981 , pag.25.
33 - A. Gehelen , L'uomo dell'era della tecnica , Sugar , 1957 pag.50.
34 - R. Scarano , Progettazione per ottimizzazione , Liguori , Napoli , 1979 , pag.19.
35 - R. Scarano , Progettazione per ottimizzazione , Liguori , Napoli , 1979 , pag.12.
36 - L. Geymonat , Storia del pensiero filosofico e scientifico , vol. IX , Garzanti , Milano , 1977 , pag.218.




continua...

*** per continuare la lettura vai al link degli altri capitoli ***



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FONTE : libro " Arte , Tempo e Simulazione " di Carlo Sarno , pubblicato con STE edizioni a Napoli nel 1989 .




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