giovedì 20 gennaio 2022

Principi della Poesia, di Benedetto Croce

 

Principi della Poesia

di Benedetto Croce



Se si prende a considerare qualsiasi POESIA per determinare che cosa la faccia giudicare tale, si discernono alla prima, costanti e necessari, due elementi: 

1) un complesso di immagini; 

2) un sentimento che lo anima.

Due elementi, che per altro appaiono due nella prima e astratta analisi, ma che non si potrebbero paragonare a due fili, neppure intrecciati traloro, perchè, in effetto, il sentimento si è tutto convertito in immagini, in quel complesso d'immagini, ed è un sentimento contemplato e perciò risoluto e superato. Sicché la poesia non può dirsi né sentimento né immagine né somma dei due, ma "contemplazione del sentimento" o "intuizione lirica" o (che è lo stesso) "intuizione pura", in quanto è pura di ogni riferimento storico e critico alla realtà o irrealtà delle immagini di cui s'intesse, e coglie il puro palpito della vita nella sua idealità.

Fondamento di ogni poesia è la personalità umana, e poiché la personalità umana si compie nella moralità, fondamento di ogni poesia è la coscienza morale. L’artista... deve avere quella partecipazione al mondo del pensiero e dell’azione che gli faccia vivere, o per propria esperienza diretta o per simpatia con l'altrui, il pieno dramma umano.

L’opera d’arte come “immagine lirica” concerne il rapporto tra "intuizione" ed "espressione" e il modo del passaggio dall'una altra.


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Fonte: Benedetto Croce, AESTHETICA IN NUCE, Ed. Laterza, Bari, 1946.



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